10 anni con Papa Francesco, il ricordo della visita a Molfetta nel 2018
La messa di quel 20 aprile sulle orme di don Tonino Bello
lunedì 13 marzo 2023
12.04
Sarà una messa con tutti i cardinali del Collegio presenti a Roma, l'unico momento di festeggiamento per i 10 anni di pontificato di Papa Francesco, al secolo Jorge Maria Bergoglio. Un decennio che cade oggi, lunedì 13 marzo, e che rappresenta un primo importante passaggio del suo ministero sul soglio petrino.
Bergoglio, il Papa venuto "dalla fine del mondo", ha un marchio impresso a fuoco nel suo mandato, una forte connotazione ad una Chiesa in uscita, ad una Chiesa che dialoga, che non si racchiude su se stessa, che tenta di avvicinare la gente ad una fede divenuta, per via della secolarizzazione imperante, una vera è propria scelta rivoluzionaria.
Gesuita, con lo spirito da francescano
Nel mondo del facile, dell'apparire, del consumo, ma anche delle ideologie neo-socialiste che strizzano l'occhio al capitale e disegnano mondi politicamente corretti, Bergoglio è l'uomo solo al comando di una barca scossa prima da una pandemia senza precedenti e poi da conflitti (in armi e senza armi) che frammentano l'umanità in aree di influenza di super-potenze disposte a tutto.
Bergoglio è l'uomo della voce alzata contro il clericalismo che si arrocca e difende posizioni di potere all'interno della Chiesa, ma è anche il Pontefice della vita che va difesa sempre, aspetto molto meno sottolineato dai media del mainstream allineati al pensiero unico politicamente corretto di cui sopra.
Non è un teologo raffinato come Ratzinger, sottolineano a più riprese i vaticanisti, ma porta il Vangelo davvero a tutti, col suo linguaggio semplice, spesso televisivo. Ha addirittura 14 milioni di follower sui canali social.
Papa Francesco è il gesuita con lo spirito francescano, che spesso si trova schiacciato tra correnti interne al clero più ortodosse e spinte tipiche della sua terra, che qualcuno ha definito addirittura vicine alla teologia della Liberazione.
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Bergoglio, il Papa venuto "dalla fine del mondo", ha un marchio impresso a fuoco nel suo mandato, una forte connotazione ad una Chiesa in uscita, ad una Chiesa che dialoga, che non si racchiude su se stessa, che tenta di avvicinare la gente ad una fede divenuta, per via della secolarizzazione imperante, una vera è propria scelta rivoluzionaria.
Gesuita, con lo spirito da francescano
Nel mondo del facile, dell'apparire, del consumo, ma anche delle ideologie neo-socialiste che strizzano l'occhio al capitale e disegnano mondi politicamente corretti, Bergoglio è l'uomo solo al comando di una barca scossa prima da una pandemia senza precedenti e poi da conflitti (in armi e senza armi) che frammentano l'umanità in aree di influenza di super-potenze disposte a tutto.
Bergoglio è l'uomo della voce alzata contro il clericalismo che si arrocca e difende posizioni di potere all'interno della Chiesa, ma è anche il Pontefice della vita che va difesa sempre, aspetto molto meno sottolineato dai media del mainstream allineati al pensiero unico politicamente corretto di cui sopra.
Non è un teologo raffinato come Ratzinger, sottolineano a più riprese i vaticanisti, ma porta il Vangelo davvero a tutti, col suo linguaggio semplice, spesso televisivo. Ha addirittura 14 milioni di follower sui canali social.
Papa Francesco è il gesuita con lo spirito francescano, che spesso si trova schiacciato tra correnti interne al clero più ortodosse e spinte tipiche della sua terra, che qualcuno ha definito addirittura vicine alla teologia della Liberazione.
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