Accordi fraudolenti tra imprenditori e Comune: due arresti a Peschici
Anche sei interdizioni contro i professionisti coinvolti
mercoledì 26 gennaio 2022
14.42
I militari della Guardia di Finanza hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di dirigenti pubblici del Comune di Peschici, in provincia di Foggia, e imprenditori: le persone accusate avrebbero stipulato accordi fraudolenti tra imprenditori e dipendenti comunali per affidamenti di opere pubbliche.
In totale sono stati effettuati 2 arresti ai domiciliari e 6 interdizioni nei confronti di pubblici amministratori e dei professionisti coinvolti. Il GIP del Tribunale di Foggia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per due dirigenti del Comune garganico; per i restanti 6 indagati è stata applicata la misura interdittiva, dalla validità di 12 mesi, dai pubblici uffici o pubblici servizi (per un Dirigente comunale e un Istruttore tecnico comunale), dalla possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione (per due imprenditori) e dall'esercizio della libera professione (per due avvocati).
Gli indagati sono accusati di aver rilasciato concessioni demaniali marittime attraverso la formazione di atti ideologicamente falsi. Inoltre, a loro si imputa di aver modificato il regolare funzionamento della procedura di affidamento ed esecuzione di lavori di "riqualificazione urbana", del valore di circa 100mila euro, attraverso sia la produzione di documentazione falsa in sede di gara, sia l'omissione delle dovute verifiche in sede di affidamento di gara e in corso d'opera circa l'effettiva esecuzione delle opere appaltate.
Infine, secondo la Finanza gli otto indagati avrebbero attribuito conferimenti di incarichi professionali per circa 130mila euro sulla base di false attestazioni e dichiarazioni e in conflitto con gli interessi dell'Ente locale.
In totale sono stati effettuati 2 arresti ai domiciliari e 6 interdizioni nei confronti di pubblici amministratori e dei professionisti coinvolti. Il GIP del Tribunale di Foggia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per due dirigenti del Comune garganico; per i restanti 6 indagati è stata applicata la misura interdittiva, dalla validità di 12 mesi, dai pubblici uffici o pubblici servizi (per un Dirigente comunale e un Istruttore tecnico comunale), dalla possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione (per due imprenditori) e dall'esercizio della libera professione (per due avvocati).
Gli indagati sono accusati di aver rilasciato concessioni demaniali marittime attraverso la formazione di atti ideologicamente falsi. Inoltre, a loro si imputa di aver modificato il regolare funzionamento della procedura di affidamento ed esecuzione di lavori di "riqualificazione urbana", del valore di circa 100mila euro, attraverso sia la produzione di documentazione falsa in sede di gara, sia l'omissione delle dovute verifiche in sede di affidamento di gara e in corso d'opera circa l'effettiva esecuzione delle opere appaltate.
Infine, secondo la Finanza gli otto indagati avrebbero attribuito conferimenti di incarichi professionali per circa 130mila euro sulla base di false attestazioni e dichiarazioni e in conflitto con gli interessi dell'Ente locale.