Alberobello verso i 25 anni da patrimonio Unesco: il programma di eventi
Il riconoscimento risale al 6 dicembre 1996
mercoledì 1 dicembre 2021
18.49
Da 25 anni i trulli sono patrimonio dell'umanità. Era il 6 dicembre 1996 quando Alberobello è stata ufficialmente riconosciuta sito Unesco e quest'anno, in occasione dell'anniversario delle nozze d'argento del riconoscimento, partono le manifestazioni dedicate all'evento. Il primo appuntamento è lunedì 6 dicembre dalle 18 alle 20 al Museo del Territorio con «La leggenda della donna uccello», anteprima delle manifestazioni di Iconica Alberobello Unesco 25 che avranno il loro regolare svolgimento nei mesi successivi.
Il museo del Territorio di piazza XXIV maggio ospiterà fino al 19 dicembre le opere dell'artista Nicola Genco per una installazione curata dal direttore artistico di Iconica Alberobello Unesco 25, Francesco Carofiglio. La mostra sarà inaugurata dalla performance di Caterina Valente (ingresso dalle 18 alle 20 del 6 dicembre in piccoli gruppi di massimo 15 persone con Green pass obbligatorio).
«Il riconoscimento Unesco ha sublimato l'essenza della nostra Comunità – dice il sindaco Michele Longo –. Alberobello è patrimonio dell'umanità, ma anche di umanità come amiamo sempre ripetere, perché il nostro impegno quotidiano è sempre stato e deve continuare ad essere quello di incarnare con comportamenti concreti i valori propri dell'Unesco: l'accoglienza, l'apertura al mondo, la pace, la fratellanza. Allo stesso tempo l'impegno istituzionale di noi amministratori deve essere quello che di coinvolgere sempre la nostra Comunità nelle attività, rinnovando ogni momento i sentimenti di ospitalità. Il riconoscimento Unesco è una responsabilità che avvertiamo in maniera molto forte. Vivere ad Alberobello e orientarne lo sviluppo ci spinge a dare sempre qualcosa in più proprio perché abbiamo gli occhi del mondo puntati su di noi. Questo riconoscimento non è solo un anniversario simbolico è l'affermazione concreta di un modello identitario: i trulli rappresentano la nostra forza nel non arrendersi, la forza di una Comunità operosa, volenterosa che, con pazienza, ha costruito una meraviglia unica al mondo di cui siamo ogni giorno fieri e orgogliosi».
«Con il direttore artistico, uomo di grande spessore culturale e sensibilità, abbiamo lavorato per strutturare un calendario di iniziative importanti per celebrare nel migliore dei modi il riconoscimento di patrimonio dell'umanità – dice l'assessore alla Cultura e all'Unesco, Alessandra Turi – un calendario che parte simbolicamente il 6 dicembre, ma si protrarrà per diversi mesi proprio per vivere e far vivere questo anniversario con intensità conferendogli l'importanza che merita affinché da Alberobello la bellezza e l'unicità dei nostri trulli si apra tutto il mondo».
«Festeggiamo l'anniversario del 6 dicembre con una piccola, ma per noi preziosa, anteprima delle manifestazioni di Iconica Unesco 25 – spiega Francesco Carofiglio –. La leggenda della donna uccello è una storia che attinge ai racconti misteriosi della tradizione popolare per diventare un impasto di suggestioni, visive ed emotive, trasferite attraverso le opere di Nicola Genco, i suoni, le parole e la performance di Caterina Valente. Abbiamo pensato che fosse giusto festeggiare questo anniversario con due artisti pugliesi, in attesa di aprire le porte, nel nuovo anno, a molti altri talenti, nazionali e internazionali, che contribuiranno a fare di Alberobello per alcuni mesi una piccola culla dell'arte contemporanea».
Il museo del Territorio di piazza XXIV maggio ospiterà fino al 19 dicembre le opere dell'artista Nicola Genco per una installazione curata dal direttore artistico di Iconica Alberobello Unesco 25, Francesco Carofiglio. La mostra sarà inaugurata dalla performance di Caterina Valente (ingresso dalle 18 alle 20 del 6 dicembre in piccoli gruppi di massimo 15 persone con Green pass obbligatorio).
«Il riconoscimento Unesco ha sublimato l'essenza della nostra Comunità – dice il sindaco Michele Longo –. Alberobello è patrimonio dell'umanità, ma anche di umanità come amiamo sempre ripetere, perché il nostro impegno quotidiano è sempre stato e deve continuare ad essere quello di incarnare con comportamenti concreti i valori propri dell'Unesco: l'accoglienza, l'apertura al mondo, la pace, la fratellanza. Allo stesso tempo l'impegno istituzionale di noi amministratori deve essere quello che di coinvolgere sempre la nostra Comunità nelle attività, rinnovando ogni momento i sentimenti di ospitalità. Il riconoscimento Unesco è una responsabilità che avvertiamo in maniera molto forte. Vivere ad Alberobello e orientarne lo sviluppo ci spinge a dare sempre qualcosa in più proprio perché abbiamo gli occhi del mondo puntati su di noi. Questo riconoscimento non è solo un anniversario simbolico è l'affermazione concreta di un modello identitario: i trulli rappresentano la nostra forza nel non arrendersi, la forza di una Comunità operosa, volenterosa che, con pazienza, ha costruito una meraviglia unica al mondo di cui siamo ogni giorno fieri e orgogliosi».
«Con il direttore artistico, uomo di grande spessore culturale e sensibilità, abbiamo lavorato per strutturare un calendario di iniziative importanti per celebrare nel migliore dei modi il riconoscimento di patrimonio dell'umanità – dice l'assessore alla Cultura e all'Unesco, Alessandra Turi – un calendario che parte simbolicamente il 6 dicembre, ma si protrarrà per diversi mesi proprio per vivere e far vivere questo anniversario con intensità conferendogli l'importanza che merita affinché da Alberobello la bellezza e l'unicità dei nostri trulli si apra tutto il mondo».
«Festeggiamo l'anniversario del 6 dicembre con una piccola, ma per noi preziosa, anteprima delle manifestazioni di Iconica Unesco 25 – spiega Francesco Carofiglio –. La leggenda della donna uccello è una storia che attinge ai racconti misteriosi della tradizione popolare per diventare un impasto di suggestioni, visive ed emotive, trasferite attraverso le opere di Nicola Genco, i suoni, le parole e la performance di Caterina Valente. Abbiamo pensato che fosse giusto festeggiare questo anniversario con due artisti pugliesi, in attesa di aprire le porte, nel nuovo anno, a molti altri talenti, nazionali e internazionali, che contribuiranno a fare di Alberobello per alcuni mesi una piccola culla dell'arte contemporanea».