Ancora truffe sul reddito di cittadinanza a Lecce: denunciate 304 persone
Intervento dei finanzieri della compagnia di Otranto
giovedì 7 settembre 2023
9.38
Ancora truffe sul reddito di cittadinanza in provincia di Lecce: oltre 300 persone, con la complicità di tre dipendenti di un Caf della provincia di Lecce, pur in assenza dei requisiti avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per una frode allo Stato di oltre 2,2 milioni di euro.
Questo è quanto hanno scoperto i finanzieri della compagnia di Otranto nell'inchiesta condotta su presunti illeciti per l'ottenimento della misure di sostegno. In totale sono 304 le persone denunciate: 301 per aver reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi per percepire indebitamente il reddito di cittadinanza e 3 per peculato (i dipendenti del Caf).
Infatti è stato accertato che la somma di 1,6 milioni di euro è stata già percepita indebitamente, mentre l'altra parte è stata bloccata dopo l'inchiesta della Guardia di finanza: è stato disposto il sequestro preventivo delle somme illecitamente ottenute.
In particolare i militari hanno accertato che coloro i quali presentavano la domanda avrebbero dichiarato in maniera falsa di possedere il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni di cui gli ultimi due continuativi. Le fiamme gialle hanno inoltrato la segnalazione all'Inps per l'interruzione delle erogazioni in corso e per il recupero delle somme già percepite.
Questo è quanto hanno scoperto i finanzieri della compagnia di Otranto nell'inchiesta condotta su presunti illeciti per l'ottenimento della misure di sostegno. In totale sono 304 le persone denunciate: 301 per aver reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi per percepire indebitamente il reddito di cittadinanza e 3 per peculato (i dipendenti del Caf).
Infatti è stato accertato che la somma di 1,6 milioni di euro è stata già percepita indebitamente, mentre l'altra parte è stata bloccata dopo l'inchiesta della Guardia di finanza: è stato disposto il sequestro preventivo delle somme illecitamente ottenute.
In particolare i militari hanno accertato che coloro i quali presentavano la domanda avrebbero dichiarato in maniera falsa di possedere il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni di cui gli ultimi due continuativi. Le fiamme gialle hanno inoltrato la segnalazione all'Inps per l'interruzione delle erogazioni in corso e per il recupero delle somme già percepite.