Appalti truccati: arrestato il sindaco di Polignano a Mare
Domenico Vitto è anche presidente dell'Anci Puglia
giovedì 21 aprile 2022
12.05
Presunti appalti truccati al Comune di Polignano a Mare: c'è questa ipotesi dietro l'inchiesta della guardia di finanza - coordinata dal pm Michele Ruggiero - che ha portato all'esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari del sindaco (che è anche presidente Anci Puglia) Domenico Vitto, del vicesindaco (con delega ai lavori pubblici) Salvatore Colella, dei dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro.
Misure interdittive (divieto di contrarre con la pubblica amministrazione) sono state invece notificate agli imprenditori Nicola Narracci, Hibro Hibroj, Sergio Giazzi, Vito Dentico e Vito Lo Franco. Gli altri indagati sono i dirigenti e funzionari comunali Raffaele Nicola Vitto, Domenico Matarrese, Michele Giannuzzi, Girolamo Flavio Grade, Pasquale Russo, Maria Di Palma e gli imprenditori Bartolomeo Lamanna (1976), Bartolomeo Lamanna (1960), Stefano Andresini, Saverio Giuliani, Claudio Giazzi, Giuseppe Mancini, Grazia Cassano e Consilia Lo Franco.
I reati, contestati a vario titolo agli indagati, sono corruzione, concorso in peculato, falso ideologico e turbativa d'asta. La Procura aveva chiesto la custodia in carcere per Vitto e il suo vice. Gli appalti nei quali sarebbero state riscontrate irregolarità riguardano, tra gli altri, la riscossione del tributo per la refezione scolastica, la manutenzione di strade e verde pubblico, il rifacimento del lungomare e di largo Gelso.
Misure interdittive (divieto di contrarre con la pubblica amministrazione) sono state invece notificate agli imprenditori Nicola Narracci, Hibro Hibroj, Sergio Giazzi, Vito Dentico e Vito Lo Franco. Gli altri indagati sono i dirigenti e funzionari comunali Raffaele Nicola Vitto, Domenico Matarrese, Michele Giannuzzi, Girolamo Flavio Grade, Pasquale Russo, Maria Di Palma e gli imprenditori Bartolomeo Lamanna (1976), Bartolomeo Lamanna (1960), Stefano Andresini, Saverio Giuliani, Claudio Giazzi, Giuseppe Mancini, Grazia Cassano e Consilia Lo Franco.
I reati, contestati a vario titolo agli indagati, sono corruzione, concorso in peculato, falso ideologico e turbativa d'asta. La Procura aveva chiesto la custodia in carcere per Vitto e il suo vice. Gli appalti nei quali sarebbero state riscontrate irregolarità riguardano, tra gli altri, la riscossione del tributo per la refezione scolastica, la manutenzione di strade e verde pubblico, il rifacimento del lungomare e di largo Gelso.