Avevano sottratto con un raggiro oltre 28mila euro a un anziano: 3 arresti a Taranto
La vittima era un pensionato della provincia di Prato
mercoledì 2 ottobre 2024
11.36
Erano riusciti a sottrarre 28.600 euro a un pensionato della provincia di Prato con un raggiro, facendosi trasferire il denaro con un bonifico istantaneo su un conto corrente acceso da pochi giorni in un ufficio postale di Taranto. I tre presunti autori della truffa sono stati individuati e bloccati dai carabinieri nel capoluogo ionico.
Uno di loro, il 30enne intestatario del conto corrente, è stato condotto in carcere, gli altri due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Dai dettagli del bonifico, e in particolare dai dati dell'ordinante, i carabinieri sono riusciti a risalire all'intestatario dell'Iban. Contattato telefonicamente, l'uomo ha riferito di aver provato tramite il direttore della sua filiale, dopo essersi reso conto di essere stato raggirato, ad annullare il bonifico eseguito in mattinata, senza riuscirvi.
Il pensionato ha poi spiegato di aver ricevuto un sms sulla propria utenza telefonica che lo informava dell'addebito di quasi mille euro sul suo conto, e che, nel caso non avesse autorizzato lui l'operazione, avrebbe dovuto chiederne immediatamente il blocco cliccando sull'apposito link. Non essendo stato lui ad autorizzare tale spesa, l'ultrasessantenne ha tentato di contattare la filiale della banca, senza però ottenere risposta. Pochi istanti dopo, un uomo, spacciatosi per carabiniere, ha contattato telefonicamente l'anziano spiegandogli che, per evitare prelievi fraudolenti dal proprio conto corrente, avrebbe dovuto effettuare un bonifico istantaneo sull'iban da lui fornitogli con la causale "acquisto auto".
In tal modo avrebbe fornito una preziosa collaborazione a una delicata attività di indagine e successivamente avrebbe potuto sporgere denuncia per recuperare il denaro versato. L'uomo è stato così convinto a eseguire il bonifico. Grazie ai veri carabinieri, che hanno bloccato il conto corrente fraudolento e recuperato la somma contante, l'anziano è rientrato in possesso di una parte del maltolto in attesa di provare a recuperare gli altri risparmi.
Uno di loro, il 30enne intestatario del conto corrente, è stato condotto in carcere, gli altri due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Dai dettagli del bonifico, e in particolare dai dati dell'ordinante, i carabinieri sono riusciti a risalire all'intestatario dell'Iban. Contattato telefonicamente, l'uomo ha riferito di aver provato tramite il direttore della sua filiale, dopo essersi reso conto di essere stato raggirato, ad annullare il bonifico eseguito in mattinata, senza riuscirvi.
Il pensionato ha poi spiegato di aver ricevuto un sms sulla propria utenza telefonica che lo informava dell'addebito di quasi mille euro sul suo conto, e che, nel caso non avesse autorizzato lui l'operazione, avrebbe dovuto chiederne immediatamente il blocco cliccando sull'apposito link. Non essendo stato lui ad autorizzare tale spesa, l'ultrasessantenne ha tentato di contattare la filiale della banca, senza però ottenere risposta. Pochi istanti dopo, un uomo, spacciatosi per carabiniere, ha contattato telefonicamente l'anziano spiegandogli che, per evitare prelievi fraudolenti dal proprio conto corrente, avrebbe dovuto effettuare un bonifico istantaneo sull'iban da lui fornitogli con la causale "acquisto auto".
In tal modo avrebbe fornito una preziosa collaborazione a una delicata attività di indagine e successivamente avrebbe potuto sporgere denuncia per recuperare il denaro versato. L'uomo è stato così convinto a eseguire il bonifico. Grazie ai veri carabinieri, che hanno bloccato il conto corrente fraudolento e recuperato la somma contante, l'anziano è rientrato in possesso di una parte del maltolto in attesa di provare a recuperare gli altri risparmi.