Baby-prostitute a Bari, cominciato il processo. Una vittima chiede 60mila euro

Tre donne a processo con il rito ordinario, mentre altri due imputati saranno processati in abbreviato

venerdì 4 ottobre 2024 10.44
Con la costituzione di parte civile di una presunta vittima (che ha chiesto un risarcimento da 60mila euro) e dell'associazione antiviolenza "Fermi con le mani", è cominciato in Tribunale a Bari il processo nel confronto di tre donne accusate di aver organizzato, sfruttato e aver gestito un giro di prostituzione minorile a Bari.

A processo ci sono le tre "Squad girls" Marilena Lopez, Federica Devito e Elisabetta Manzari, ma nell'inchiesta diretta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari Matteo Soave e dall'aggiunto Ciro Angelillis le persone coinvolte sono di più. A cominciare da Antonella Albanese, finita dapprima in carcere, poi ai domiciliari e sottoposta all'obbligo di dimora: la donna, come un altro imputato, Nicola Basile, sarà giudicata con il rito abbreviato l'11 dicembre prossimo.

Per l'accusa, Lopez e Devito avrebbero organizzato gli incontri della giovane , mentre Manzari si sarebbe occupato degli aspetti logistici: avrebbe accompagnato le ragazze sui luoghi degli incontri per poi rispondere alle telefonate di coloro che leggevano gli annunci. La posizione dell'avvocato Stefano Chiriatti (presunto cliente) e del gestore di un bed and breakfast barese Michele Annoscia è invece stata stralciata, l'udienza preliminare inizierà per i due il prossimo 18 dicembre.

L'imprenditore Fabio Carlino, accusato di aver avuto dei rapporti sessuali a pagamento con due 16enni nel 2022, ha patteggiato una pena ad 1 anno e a 8 mesi di reclusione. Il processo, in cui si sono costituite due parti civili - una vittima e un'associazione - iniziato oggi continuerà nella prossima udienza del 28 novembre.