Ballottaggio, a Molfetta esulta Minervini che viene rieletto
Superato nel voto finale Lillino Drago
lunedì 27 giugno 2022
11.01
Con il 52,9% delle preferenze al ballottaggio, Tommaso Minervini è stato rieletto sindaco di Molfetta: lo hanno deciso i cittadini che si sono recati alle urne domenica 26 giugno. Battuta, dunque, la concorrenza di Lillino Drago, arrivato al secondo turno dopo aver vinto gli altri competitor della tornata elettorale e cioè Giovanni Infante e Pietro Mastropasqua.
Con undici liste civiche, Minervini ha ottenuto così la possibilità di governare Molfetta per altri cinque anni: sarà il secondo mandato consecutivo, il terzo in totale per l'educatore, che ha guidato la città nei difficilissimi anni del Covid e che si appresta alla sfida più ardua e cioè lanciarla verso il futuro con i fondi del PNRR che cambieranno il volto dei comuni in Italia.
Era il 21 giugno 2001 quando Minervini fu eletto sindaco di Molfetta per la prima volta; rimase in carica fino al 30 marzo 2006. Poi l'esperienza amministrativa iniziata a giugno 2017 e portata a fine naturale nella primavera del 2022 nonostante alcune crisi di maggioranza che hanno fatto vacillare la tenuta del mandato rispetto al quale Minervini non ha mai, con convinzione, voluto rassegnare le proprie dimissioni risultando di fatto vincitore già all'epoca.
TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SU MOLFETTAVIVA.
Con undici liste civiche, Minervini ha ottenuto così la possibilità di governare Molfetta per altri cinque anni: sarà il secondo mandato consecutivo, il terzo in totale per l'educatore, che ha guidato la città nei difficilissimi anni del Covid e che si appresta alla sfida più ardua e cioè lanciarla verso il futuro con i fondi del PNRR che cambieranno il volto dei comuni in Italia.
Era il 21 giugno 2001 quando Minervini fu eletto sindaco di Molfetta per la prima volta; rimase in carica fino al 30 marzo 2006. Poi l'esperienza amministrativa iniziata a giugno 2017 e portata a fine naturale nella primavera del 2022 nonostante alcune crisi di maggioranza che hanno fatto vacillare la tenuta del mandato rispetto al quale Minervini non ha mai, con convinzione, voluto rassegnare le proprie dimissioni risultando di fatto vincitore già all'epoca.
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