Carcere di Bari, tenta di evadere ma sbaglia strada e rientra dagli uffici della Direzione
A tentare l’evasione, un detenuto di origini marocchine che ha approfittato della mancata sorveglianza
giovedì 13 giugno 2024
9.01
Ha dell'inverosimile l'audace impresa di un detenuto del Carcere di Bari che, nella giornata di ieri, martedì 11 giugno, ha tentato con disinvoltura l'evasione.
Destino ha voluto che, anziché imboccare l'uscita, il detenuto è rientrato nella casa circondariale dagli uffici della Direzione. A delineare i contorni dell'episodio tragicomico, la denuncia del SAPPE - Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, che in una nota ricostruisce la dinamica della tentata evasione e denuncia la carenza di personale che affligge le carceri italiane.
Durante i passeggi, approfittando dell'assenza dell'agente addetto alla sorveglianza, allontanatosi per accompagnare un detenuto in Ospedale, l'uomo si è arrampicato sul muro scavalcandolo. Sceso nell'intercinta , è riuscito quindi a salire sul muro di cinta, ma invece di dileguarsi all'esterno ha sbagliato strada ed arrivato dritto negli uffici della Direzione, dove è stato tempestivamente bloccato e riportato all'interno.
«Fortunatamente è finita bene - spiegano dal SAPPE - ma se il detenuto fosse riuscito ad evadere ed avesse fatto male a qualche cittadino chi ne avrebbe pagato le conseguenze? Forse sarebbe stato aperto un fascicolo nei confronti dei poliziotti, nonché dei vertici del carcere, per non aver garantito la sicurezza del penitenziario, che versa in grave carenza di personale, e per aver distolto il poliziotto dal proprio posto di servizio».
Destino ha voluto che, anziché imboccare l'uscita, il detenuto è rientrato nella casa circondariale dagli uffici della Direzione. A delineare i contorni dell'episodio tragicomico, la denuncia del SAPPE - Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, che in una nota ricostruisce la dinamica della tentata evasione e denuncia la carenza di personale che affligge le carceri italiane.
Durante i passeggi, approfittando dell'assenza dell'agente addetto alla sorveglianza, allontanatosi per accompagnare un detenuto in Ospedale, l'uomo si è arrampicato sul muro scavalcandolo. Sceso nell'intercinta , è riuscito quindi a salire sul muro di cinta, ma invece di dileguarsi all'esterno ha sbagliato strada ed arrivato dritto negli uffici della Direzione, dove è stato tempestivamente bloccato e riportato all'interno.
«Fortunatamente è finita bene - spiegano dal SAPPE - ma se il detenuto fosse riuscito ad evadere ed avesse fatto male a qualche cittadino chi ne avrebbe pagato le conseguenze? Forse sarebbe stato aperto un fascicolo nei confronti dei poliziotti, nonché dei vertici del carcere, per non aver garantito la sicurezza del penitenziario, che versa in grave carenza di personale, e per aver distolto il poliziotto dal proprio posto di servizio».