Caro gasolio, anche la marineria di Molfetta in protesta
Incontro con il sindaco Tommaso Minervini
mercoledì 25 maggio 2022
14.59
Prosegue lo stato di agitazione delle marinerie pugliesi a causa del caro gasolio: oggi proteste anche a Molfetta. "Un fermo biologico straordinario per arginare il problema e permettere alle marinerie di sopravvivere". Lo chiede il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, ancora una volta al fianco dei pescatori molfettesi che sono in stato di agitazione.
"In questi giorni – continua il primo cittadino – la Regione sta finalmente sbloccando i contributi Covid per il comparto pesca, ma questa misura è insufficiente. Se prima il gasolio incideva fino al 30% dei costi, adesso siamo arrivati quasi al 70% e l'attività di pesca non è più sostenibile".
"Per scongiurare un nuovo blocco, la crisi dell'intero comprato e la conseguente assenza sui mercati di prodotto ittico nazionale fresco è fondamentale che il ministero delle Politiche agricole agisca il prima possibile con misure impattanti" aggiunge il primo cittadino.
"In questi giorni – continua il primo cittadino – la Regione sta finalmente sbloccando i contributi Covid per il comparto pesca, ma questa misura è insufficiente. Se prima il gasolio incideva fino al 30% dei costi, adesso siamo arrivati quasi al 70% e l'attività di pesca non è più sostenibile".
"Per scongiurare un nuovo blocco, la crisi dell'intero comprato e la conseguente assenza sui mercati di prodotto ittico nazionale fresco è fondamentale che il ministero delle Politiche agricole agisca il prima possibile con misure impattanti" aggiunge il primo cittadino.