Casamassima, la street artist colombiana Bastardilla riqualificherà le pareti del carcere
Al via oggi il progetto di arte pubblica pensato attraverso un percorso creativo e realizzato insieme alla comunità
martedì 20 settembre 2022
13.59
Valorizzare le mura perimetrali dell'ex carcere cittadino, oggi casa delle associazioni culturali del territorio, attraverso un'opera collettiva di street art: accade a Casamassima dove a partire da martedì 20 settembre prenderà il via il progetto di arte pubblica "WOW – Women on walls", finanziato dall'avviso STHAR LAB della Regione Puglia e affidato dal Comune di Casamassima all'Associazione culturale Pigment Workroom, in collaborazione con l'artista di origini colombiane Bastardilla, la Biblioteca Comunale Complesso delle Monacelle, ziczic, Cime, Kaufman scritture creative e la libreria Mammachilegge.
Un progetto che prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva da parte della comunità che, tramite il lavoro delle tre associazioni locali, sarà immersa in tutte le fasi di un processo creativo il cui scopo è quello di promuovere la rinascita di luoghi di sana aggregazione come il Palazzo Monacelle di Casamassima. Oggi sede della Biblioteca Comunale e della Fondazione Mons. Montanaro, l'immobile, ai margini del centro storico, è stato destinato dalla stessa Amministrazione comunale ad essere futura sede delle associazioni cittadine dopo essere stato, in passato, sede dell'Opera Pia Orfanotrofio Addolorata. Un palazzo che, in passato, ha ospitato uno dei primi Conservatori musicali femminili in Puglia. All'Addolorata la musica è donna.
Le oblate casamassimesi, conosciute all'epoca con l'appellativo di "monacelle", in un panorama meridionale di sostanziale analfabetismo, qui hanno avuto la straordinaria possibilità di divenire «maestre di cappella» di professione o, semplicemente, di affinare la propria educazione con la musica. A Casamassima l'idea di una scuola di musica non elitaria e per di più al femminile ha rappresentato una vera rivoluzione filantropica.
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Un progetto che prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva da parte della comunità che, tramite il lavoro delle tre associazioni locali, sarà immersa in tutte le fasi di un processo creativo il cui scopo è quello di promuovere la rinascita di luoghi di sana aggregazione come il Palazzo Monacelle di Casamassima. Oggi sede della Biblioteca Comunale e della Fondazione Mons. Montanaro, l'immobile, ai margini del centro storico, è stato destinato dalla stessa Amministrazione comunale ad essere futura sede delle associazioni cittadine dopo essere stato, in passato, sede dell'Opera Pia Orfanotrofio Addolorata. Un palazzo che, in passato, ha ospitato uno dei primi Conservatori musicali femminili in Puglia. All'Addolorata la musica è donna.
Le oblate casamassimesi, conosciute all'epoca con l'appellativo di "monacelle", in un panorama meridionale di sostanziale analfabetismo, qui hanno avuto la straordinaria possibilità di divenire «maestre di cappella» di professione o, semplicemente, di affinare la propria educazione con la musica. A Casamassima l'idea di una scuola di musica non elitaria e per di più al femminile ha rappresentato una vera rivoluzione filantropica.
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