Celle di San Vito "chiama" Macron

Il Sindaco del Comune meno popoloso di Puglia invita il presidente francese all'inaugurazione di una statua dedicata a Carlo I D'Angiò

lunedì 11 aprile 2022 12.52
A cura di Vito Troilo
Emmanuel Macron a Celle di San Vito? Chissà... Palma Maria Giannini, Sindaco del Comune meno popoloso di Puglia (appena 149 abitanti al censimento del gennaio 2021), ha invitato il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron a partecipare all'inaugurazione di un monumento dedicato a Carlo I D'Angiò Re di Sicilia, figlio di Luigi VIII di Francia, sovrano al quale risale l'origine e la fondazione della picola comunità.

L'evento, che si terrà nel mese di luglio, fa parte della programmazione delle attività estive del piccolo comune cellese.

L'invito al presidente francese si spiega proprio per le origini del comune di Celle. Infatti, nella seconda metà dell'XIII secolo, Carlo I d'Angiò, dopo aver liberato Lucera dai Saraceni, concesse ai suoi soldati di richiamare le proprie famiglie e stanziarsi, per motivi di sicurezza, presso le cellette dei monaci situate alle pendici di Monte San Vito. Dieci di queste famiglie piantarono in questo posto le proprie radici fondando Celle di San Vito e dando così vita a una comunità di lingua francoprovenzale.
Il comune di Celle di San Vito, con i suoi 150 abitanti, è il più piccolo della regione Puglia e, unitamente al vicino comune di Faeto, è l'unica isola linguistica francoprovenzale presente nel Sud Italia, riconosciuta e tutelata da una legge statale quale "preziosa minoranza etnico-storico-linguistica". Non solo, il francoprovenzale è stato riconosciuto dall'Unesco lingua a rischio di estinzione e, pertanto, inserita nell'Atlante Atlas come patrimonio culturale immateriale da tutelare.

La lingua francoprovenzale è stata orgogliosamente custodita ed è ancora oggi parlata correttamente dalla comunità cellese, anche dai bambini nelle scuole. Una lingua tramandata dalle vecchie alle nuove generazioni per sette lunghi secoli. «La forte identità storica ereditata dagli avi francesi costituisce per tutti noi un prezioso scrigno di cultura e tradizioni che continuano a essere costantemente tutelate, valorizzate e tramandate attraverso molteplici iniziative che si susseguono da diversi anni» ha spiegato il Sindaco Giannini nella lettera a Macron. «Tra queste vi è, appunto, la realizzazione e posa della statua a Carlo D'Angiò, iniziativa sorta nell'ambito di un progetto culturale finanziato dalla Regione Puglia e dedicato alla scoperta virtuale dei luoghi dello stesso D'Angiò e della via "Francigena-Traiana"» ha aggiunto.
«La dedicazione di una statua a un rappresentante della nobiltà francese del 1200 rappresenta la riconoscenza e l'orgoglio che questa piccolissima comunità di quasi 200 abitanti nutre, ancora oggi, nei confronti della propria identità storica e linguistica». I cellesi confidano nella presenza di Macron, che onorererebbe non solo la piccola comunità ma un'intera regione.