Cellulari e sim nascosti in cella, fra gli indagati una 30enne di Terlizzi
Alla dottoressa che quel giorno era di servizio nel carcere di Bari, è contestato il reato di omessa denuncia
venerdì 22 marzo 2024
14.23
Nelle loro celle nascondevano i cellulari e le sim, intestate a soggetti fittizi, per poter comunicare più facilmente con l'esterno, e in particolare con i loro cari. Dal 9 agosto al 9 novembre 2022 sono state documentate decine di telefonate dalla casa circondariale di Bari a mogli, sorelle e mamme di 17 detenuti, ora indagati.
L'ultima indagine sul carcere barese, diretta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Desirèe Digeronimo e delegata al Nucleo Investigativo dell'amministrazione penitenziaria, riguarda 17 reclusi e una 30enne dottoressa di Terlizzi in servizio nel penitenziario il giorno in cui la perquisizione in una cella di due detenuti rilevò la presenza dei vari cellulari. Tra gli indagati, dunque, c'è anche la professionista che era di servizio: a lei è contestata l'omessa denuncia.
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L'ultima indagine sul carcere barese, diretta dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Desirèe Digeronimo e delegata al Nucleo Investigativo dell'amministrazione penitenziaria, riguarda 17 reclusi e una 30enne dottoressa di Terlizzi in servizio nel penitenziario il giorno in cui la perquisizione in una cella di due detenuti rilevò la presenza dei vari cellulari. Tra gli indagati, dunque, c'è anche la professionista che era di servizio: a lei è contestata l'omessa denuncia.
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