Colpita alle spalle con dei fendenti: così ha ucciso la moglie a Trani, per poi suicidarsi
Emergono i primi inquietanti particolari sull'omicidio-suicidio che ha scosso la Puglia
lunedì 16 gennaio 2023
9.57
Trani si è svegliata sepolta da una cappa di dolore e sgomento, con la consapevolezza di queste cose che si leggono sui giornali poi ti capitano accanto, e i giornali, i media, verranno a indugiare sul dolore anche qui. Perché si vuole capire, andare a fondo, chiedersi se la tragedia poteva essere evitata andando a fondo di un disagio che non si era stati capaci di individuare. E ci si chiede se poi tutto questo indugio possa davvero servire a frenare queste tragedie
"Avrei voluto svegliarmi stamattina e rendermi conto che era stato solo un brutto sogno", ci dice una delle amiche di sempre di Teresa; "Aveva fatto tanti sacrifici, condotto con passione i suoi studi per arrivare a realizzare finalmente il lavoro che voleva, dedicato agli altri, perchè lei era la persona più generosa che si potesse immaginare. Ed era una mamma meravigliosa". Già, perché il pensiero ora corre alla fanciulla che resta, vittima a sua volta, con un futuro segnato che non potrà mai dimenticare quello che è accaduto ieri sera.
Il nome di Teresa Di Tondo non compare ancora ma a breve sarà lì, in quella sequenza di nomi di ragazze, di mamme, di donne di tutte le età, vittime di furie omicide che ne spezzano l'esistenza. Furie spesso premeditate; ma talvolta, come appare negli omicidi suicidi, l'acme di impeti a cui segue poi la disperazione del pentimento, tale da portare alla immediata decisione di togliersi la vita, come sembrerebbe sia avvenuto nella tragedia a caduta ieri sera nella villetta di Contrada Santa Lucia, nel cui giardino Massimo, il compagno di Teresa è stato trovato impiccato.
Avrebbe colpito la compagna alle spalle con 4 o 5 fendenti il 52 enne Massimo Petrelli, all'interno della propria abitazione, lasciando esanime Teresa Di Tondo, 44 anni, educatrice in una cooperativa di assistenza sociale; sarebbe poi uscito dalla villetta di via S. Lucia e si sarebbe tolto la vita: è ciò che emerge dalle prime indiscrezioni che arrivano dal luogo della tragedia familiare che si è consumata nella serata di domenica nelle campagne tranesi.
E adesso? L'episodio che tra ieri sera e stanotte ha sconvolto Trani e ovviamente in particolare le famiglie, gli amici, i colleghi di lavoro di Teresa e Massimo, saranno su tutti i giornali, i social media, le trasmissioni che indagano spesso esagerando, mettendo in piazza, intimità familiari e soprattutto indagando nel dolore, quel dolore che fa spettacolo e audience.
"Avrei voluto svegliarmi stamattina e rendermi conto che era stato solo un brutto sogno", ci dice una delle amiche di sempre di Teresa; "Aveva fatto tanti sacrifici, condotto con passione i suoi studi per arrivare a realizzare finalmente il lavoro che voleva, dedicato agli altri, perchè lei era la persona più generosa che si potesse immaginare. Ed era una mamma meravigliosa". Già, perché il pensiero ora corre alla fanciulla che resta, vittima a sua volta, con un futuro segnato che non potrà mai dimenticare quello che è accaduto ieri sera.
Il nome di Teresa Di Tondo non compare ancora ma a breve sarà lì, in quella sequenza di nomi di ragazze, di mamme, di donne di tutte le età, vittime di furie omicide che ne spezzano l'esistenza. Furie spesso premeditate; ma talvolta, come appare negli omicidi suicidi, l'acme di impeti a cui segue poi la disperazione del pentimento, tale da portare alla immediata decisione di togliersi la vita, come sembrerebbe sia avvenuto nella tragedia a caduta ieri sera nella villetta di Contrada Santa Lucia, nel cui giardino Massimo, il compagno di Teresa è stato trovato impiccato.
Avrebbe colpito la compagna alle spalle con 4 o 5 fendenti il 52 enne Massimo Petrelli, all'interno della propria abitazione, lasciando esanime Teresa Di Tondo, 44 anni, educatrice in una cooperativa di assistenza sociale; sarebbe poi uscito dalla villetta di via S. Lucia e si sarebbe tolto la vita: è ciò che emerge dalle prime indiscrezioni che arrivano dal luogo della tragedia familiare che si è consumata nella serata di domenica nelle campagne tranesi.
E adesso? L'episodio che tra ieri sera e stanotte ha sconvolto Trani e ovviamente in particolare le famiglie, gli amici, i colleghi di lavoro di Teresa e Massimo, saranno su tutti i giornali, i social media, le trasmissioni che indagano spesso esagerando, mettendo in piazza, intimità familiari e soprattutto indagando nel dolore, quel dolore che fa spettacolo e audience.