Covid, la Puglia resterà in zona bianca: i dati del monitoraggio
Occupazione dei posti letto negli ospedali ancora sotto controllo
venerdì 27 agosto 2021
20.27
La Puglia si conferma senza problemi in zona bianca anche per la prossima settimana: l'andamento della curva epidemiologica sul territorio regionale conferma la presenza di dati in leggera risalita rispetto alla scorsa settimana ma di poco, dunque con un indice Rt che si va riducendo di pari passo con quello nazionale, in calo a 1.01 rispetto a 1.1 della precedente settimana.
Lieve aumento, secondo quanto si apprende, invece per l'incidenza nazionale con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. Il valori sono all'esame oggi della Cabina di regia. Sono 10 Regioni e le province autonome che risultano invece classificate a rischio moderato e la Sicilia, che dovrebbe diventare gialla da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con "un'alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni" Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso.
Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d'Aosta. In particolare la Sicilia è in testa per superamento degli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50. In Sardegna 11,2% intensive e 14% area medica, con 148,5 di incidenza. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5.
Aumenta leggermente la percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (34% rispetto al 32% della scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% rispetto al 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia e domina nell'UE. Per Iss e Ministero della Salute una elevata copertura vaccinale con questi numeri è più importante che mai.
Il tasso di occupazione ospedaliera in Puglia è pari al 4,6% per le terapie intensive e a 8,6% per i ricoveri ordinari, dunque sotto le soglie di 10% e 15% stabilite dal Governo per il passaggio in zona gialla.
Lieve aumento, secondo quanto si apprende, invece per l'incidenza nazionale con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. Il valori sono all'esame oggi della Cabina di regia. Sono 10 Regioni e le province autonome che risultano invece classificate a rischio moderato e la Sicilia, che dovrebbe diventare gialla da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con "un'alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni" Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso.
Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d'Aosta. In particolare la Sicilia è in testa per superamento degli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50. In Sardegna 11,2% intensive e 14% area medica, con 148,5 di incidenza. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5.
Aumenta leggermente la percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (34% rispetto al 32% della scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% rispetto al 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia e domina nell'UE. Per Iss e Ministero della Salute una elevata copertura vaccinale con questi numeri è più importante che mai.
Il tasso di occupazione ospedaliera in Puglia è pari al 4,6% per le terapie intensive e a 8,6% per i ricoveri ordinari, dunque sotto le soglie di 10% e 15% stabilite dal Governo per il passaggio in zona gialla.