Detenuto molesta operatrice sanitaria nel carcere di Bari: scatta il nuovo arresto
L'uomo è adesso accusato anche di tentata violenza sessuale
venerdì 17 febbraio 2023
14.39
Un detenuto del carcere di Bari si sarebbe reso autore di una molestia sessuale ai danni di un'operatrice sanitaria in servizio nella struttura penitenziaria. L'uomo avrebbe approfittato dell'assenza di un sistema di videosorveglianza nell'area della medicheria e dell'assenza di un presidio fisso di un agente della polizia penitenziaria.
Come riporta l'agenzia di stampa Ansa, Francesco Vessio, già detenuto per altri reati, è stato raggiunto da una nuova misura cautelare in carcere con l'accusa tentata violenza sessuale aggravata. L'ordine di immediata esecuzione è stato emesso dal sostituto procuratore barese Matteo Soave sulla base dell'ordinanza del gip Luigia Lambriola.
Secondo l'accusa Vessio sarebbe entrato nella medicheria senza preavviso e senza essere accompagnato da un agente. Qui, approfittando dell'assenza di altre persone, avrebbe molestato fisicamente e verbalmente l'operatrice sanitaria, trascinandola nel ripostiglio. La donna, nonostante fosse terrorizzata, è riuscita a divincolarsi e ad allontanarlo.
Per la ricostruzione dell'episodio sono state importanti le testimonianze di due detenuti, oltre a quella della vittima che ha denunciato il suo aggressore.
Come riporta l'agenzia di stampa Ansa, Francesco Vessio, già detenuto per altri reati, è stato raggiunto da una nuova misura cautelare in carcere con l'accusa tentata violenza sessuale aggravata. L'ordine di immediata esecuzione è stato emesso dal sostituto procuratore barese Matteo Soave sulla base dell'ordinanza del gip Luigia Lambriola.
Secondo l'accusa Vessio sarebbe entrato nella medicheria senza preavviso e senza essere accompagnato da un agente. Qui, approfittando dell'assenza di altre persone, avrebbe molestato fisicamente e verbalmente l'operatrice sanitaria, trascinandola nel ripostiglio. La donna, nonostante fosse terrorizzata, è riuscita a divincolarsi e ad allontanarlo.
Per la ricostruzione dell'episodio sono state importanti le testimonianze di due detenuti, oltre a quella della vittima che ha denunciato il suo aggressore.