Due anni di guerra in Ucraina, la Regione si colora di giallo e blu
A Bari manifestazione al Museo Civico con proiezione del documentario “20 Days in Mariupol”
lunedì 26 febbraio 2024
Sono passati due anni dall'inizio del conflitto in Ucraina. Il Palazzo della Regione Puglia si è tinto di di blu e giallo per sostenere simbolicamente e manifestare vicinanza alla popolazione ucraina in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa in Ucraina.
La bandiera ucraina è stata inoltre esposta sulla facciata di Palazzo di Città in segno di solidarietà con la popolazione ucraina. Mentre stamattina al Museo Civico, c'è stata la proiezione del documentario "20 Days in Mariupol", del giornalista ucraino, e premio Pulitzer, Mstyslav Chernov. Un'iniziativa, patrocinata dal Comune di Bari e promossa dall'associazione "Uniti per l'Ucraina", a cui hanno partecipato il vicesindaco Eugenio Di Sciascio e l'assessora alle Culture Ines Pierucci.
«È stata una mattinata difficile - ha sottolineato l'assessore Pierucci - per due ore abbiamo visto un'opera cinematografica straordinaria, un documento storico che riporta le scene che non avremmo mai voluto vedere ma servono a raccontare l'inutilità delle guerre, lo strazio delle bambine e dei bambini, la disperazione di un popolo. Ché le nostre lacrime e il sostegno al popolo ucraino possano restituire anziché odio e vendetta, responsabilità e consapevolezza. Una delle scene più strazianti del documentario riprende la foto vincitrice del concorso fotografico World Press Photo 2023 che abbiamo esposto fino a dicembre scorso nel Margherita e che esprime la potenza delle immagini attraverso la sofferenza colta nell'attimo prima della morte, che è ancora più straziante della morte stessa».
«Attualmente sono 173.645 i profughi dall'Ucraina entrati in Italia, 49.444 i minori - aggiunge l'assessore -. L'86% dei nuclei familiari immagina che la propria permanenza in Italia sarà a medio o lungo termine. Tra i minori in età scolastica arrivati dall'Ucraina, il 21% non frequenta la scuola. Lo sportello itinerante, attivato per questa giornata a Palazzo di Città, ha consentito ai cittadini ucraini, rifugiati a Bari e nei Comuni vicini, di completare l'iter burocratico per il conseguimento dei documenti d'intentità e passaporti, senza doversi recare nella sede del Consolato ucraino a Napoli. L'attività è stata svolta da un'équipe del personale del Consolato Generale dell'Ucraina a Napoli».
«Numerose le testimonianze di riconoscenza nei confronti della comunità barese, fra di loro anche voci rotte dal pianto per le drammatiche vicende legate al conflitto russo-ucraino che si protrae ormai da due anni», conclude Pierucci.
La bandiera ucraina è stata inoltre esposta sulla facciata di Palazzo di Città in segno di solidarietà con la popolazione ucraina. Mentre stamattina al Museo Civico, c'è stata la proiezione del documentario "20 Days in Mariupol", del giornalista ucraino, e premio Pulitzer, Mstyslav Chernov. Un'iniziativa, patrocinata dal Comune di Bari e promossa dall'associazione "Uniti per l'Ucraina", a cui hanno partecipato il vicesindaco Eugenio Di Sciascio e l'assessora alle Culture Ines Pierucci.
«È stata una mattinata difficile - ha sottolineato l'assessore Pierucci - per due ore abbiamo visto un'opera cinematografica straordinaria, un documento storico che riporta le scene che non avremmo mai voluto vedere ma servono a raccontare l'inutilità delle guerre, lo strazio delle bambine e dei bambini, la disperazione di un popolo. Ché le nostre lacrime e il sostegno al popolo ucraino possano restituire anziché odio e vendetta, responsabilità e consapevolezza. Una delle scene più strazianti del documentario riprende la foto vincitrice del concorso fotografico World Press Photo 2023 che abbiamo esposto fino a dicembre scorso nel Margherita e che esprime la potenza delle immagini attraverso la sofferenza colta nell'attimo prima della morte, che è ancora più straziante della morte stessa».
«Attualmente sono 173.645 i profughi dall'Ucraina entrati in Italia, 49.444 i minori - aggiunge l'assessore -. L'86% dei nuclei familiari immagina che la propria permanenza in Italia sarà a medio o lungo termine. Tra i minori in età scolastica arrivati dall'Ucraina, il 21% non frequenta la scuola. Lo sportello itinerante, attivato per questa giornata a Palazzo di Città, ha consentito ai cittadini ucraini, rifugiati a Bari e nei Comuni vicini, di completare l'iter burocratico per il conseguimento dei documenti d'intentità e passaporti, senza doversi recare nella sede del Consolato ucraino a Napoli. L'attività è stata svolta da un'équipe del personale del Consolato Generale dell'Ucraina a Napoli».
«Numerose le testimonianze di riconoscenza nei confronti della comunità barese, fra di loro anche voci rotte dal pianto per le drammatiche vicende legate al conflitto russo-ucraino che si protrae ormai da due anni», conclude Pierucci.