Emiliano: «Le dimissioni di Draghi? Un enorme pasticcio della politica»
Le parole del presidente della Regione Puglia
venerdì 22 luglio 2022
0.43
Il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, si è espresso in merito alla sfiducia verso Mario Draghi e alla conseguente caduta del suo Governo: "Purtroppo l'hanno fatta gigantesca tutti quanti, hanno fatto un pasticcio enorme e hanno messo nelle condizioni il Governo e il presidente Draghi di doversi dimettere, in un momento in cui c'erano troppe partite aperte per poter interrompere l'attività di Governo".
"Da destra a sinistra - ha affermato - tutti hanno fatto un atto da campagna elettorale, non legato alle necessità del Paese, ma alla necessità di avere qualche deputato in più nel prossimo Parlamento, quindi li giudicherete sulla base delle loro finalità. Se l'Italia nella formula dell'unità nazionale, fosse stata servita con maggiore generosità dalle forze politiche, anche facendo tra loro accordi forse difficili, complicati, innaturali, ma fatti nell'interesse dell'Italia, avrebbero fatto meglio. Hanno ancora tempo, speriamo che nella prossima legislatura non si giochi semplicemente come alle Olimpiadi a chi prende più medaglie ma a chi è in grado alla fine di portare l'Italia fuori dal guaio molto grosso nel quale si trova, essendo il Paese in maggiore difficoltà di tutta l'Unione europea".
"Oggi il nostro compito - ha aggiunto - è continuare la vita quotidiana, perché ogni italiano la mattina si sveglia, organizza la famiglia, il lavoro, cerca di capire in che maniera ridurre le situazioni di maggiore difficoltà, se qualcuno è malato, se ci sono costi superiori a quelli previsti per far studiare un figlio, moltissimi si svegliano per andare a cercare un lavoro e io di queste persone mi occupo da vent'anni, con tante difficoltà, perché la politica è una grande palude nella quale servono dei Rambo che si acquattano per non farsi vedere dai coccodrilli".
"Da destra a sinistra - ha affermato - tutti hanno fatto un atto da campagna elettorale, non legato alle necessità del Paese, ma alla necessità di avere qualche deputato in più nel prossimo Parlamento, quindi li giudicherete sulla base delle loro finalità. Se l'Italia nella formula dell'unità nazionale, fosse stata servita con maggiore generosità dalle forze politiche, anche facendo tra loro accordi forse difficili, complicati, innaturali, ma fatti nell'interesse dell'Italia, avrebbero fatto meglio. Hanno ancora tempo, speriamo che nella prossima legislatura non si giochi semplicemente come alle Olimpiadi a chi prende più medaglie ma a chi è in grado alla fine di portare l'Italia fuori dal guaio molto grosso nel quale si trova, essendo il Paese in maggiore difficoltà di tutta l'Unione europea".
"Oggi il nostro compito - ha aggiunto - è continuare la vita quotidiana, perché ogni italiano la mattina si sveglia, organizza la famiglia, il lavoro, cerca di capire in che maniera ridurre le situazioni di maggiore difficoltà, se qualcuno è malato, se ci sono costi superiori a quelli previsti per far studiare un figlio, moltissimi si svegliano per andare a cercare un lavoro e io di queste persone mi occupo da vent'anni, con tante difficoltà, perché la politica è una grande palude nella quale servono dei Rambo che si acquattano per non farsi vedere dai coccodrilli".