Eurostat: la Puglia tra le 5 regioni europee con minor tasso di occupazione
Il dato regionale è pari al 46,7% mentre la media UE è del 68,4%
sabato 30 aprile 2022
18.26
C'è anche la Puglia tra le peggiori cinque regioni d'Europa per tasso d'occupazione degli abitanti tra i 15 e i 64 anni: la nostra regione si lascia alle spalle solo Campania, Sicilia, Calabria oltre alla Guyana francese, regione per giunta d'Oltremare quindi lontana dal continente europeo.
Il dato emerge dalle ultime tabelle rese note dall'Eurostat: la Sicilia registra un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 41,1%, la Campania del 41,3%, la Calabria e del 42% e la Puglia del 46,7% a fronte di un tasso medio per l'Ue a 27 del 68,4%. Il tasso è ancora più basso per le donne con appena il 29,1% in Campania e Sicilia e il 30,5% in Calabria.
In media nel 2021 il tasso di occupazione in Italia era al 58,2% ma nel nostro Paese ci sono grandi divari territoriali con la provincia di Bolzano che registra un 70,7%, un dato superiore alla media Ue, e la Sicilia il 41,1% con il dato peggiore in Ue, seguito dalla Campania (41,3%) e dalla Guyana, regione d'oltremare francese (41,4%). Il Nord Ovest ha un tasso di occupazione del 65,9% e il Nord Est del 67,2% vicini alla media Ue (68,4%) mentre il Sud arranca con oltre 20 punti di occupazione in meno (45,2%). La Grecia che ha un tasso di occupazione più basso di quello medio italiano (57,2%, il peggiore in Ue), ha meno differenze regionali con l'area meno occupata (Iperios) che ha un tasso di occupazione al 50,7%.
Per l'occupazione delle donne la situazione è ancora peggiore. Nelle Regioni del Sud risultano occupate meno di una donna su tre (il 32,9%) nella fascia tra i 15 e i 64 anni a fronte di una media Ue del 63,4% e una media italiana del 49,4%. Nella provincia autonoma di Bolzano sono occupate il 63,7% delle donne in questa fascia di età mentre in Sicilia e in Campania il tasso è al 29,1%, il dato più basso in Ue. Basti pensare, al contrario, che nella regione finlandese dell'Aland il tasso è all'83,5%.
Il dato emerge dalle ultime tabelle rese note dall'Eurostat: la Sicilia registra un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 41,1%, la Campania del 41,3%, la Calabria e del 42% e la Puglia del 46,7% a fronte di un tasso medio per l'Ue a 27 del 68,4%. Il tasso è ancora più basso per le donne con appena il 29,1% in Campania e Sicilia e il 30,5% in Calabria.
In media nel 2021 il tasso di occupazione in Italia era al 58,2% ma nel nostro Paese ci sono grandi divari territoriali con la provincia di Bolzano che registra un 70,7%, un dato superiore alla media Ue, e la Sicilia il 41,1% con il dato peggiore in Ue, seguito dalla Campania (41,3%) e dalla Guyana, regione d'oltremare francese (41,4%). Il Nord Ovest ha un tasso di occupazione del 65,9% e il Nord Est del 67,2% vicini alla media Ue (68,4%) mentre il Sud arranca con oltre 20 punti di occupazione in meno (45,2%). La Grecia che ha un tasso di occupazione più basso di quello medio italiano (57,2%, il peggiore in Ue), ha meno differenze regionali con l'area meno occupata (Iperios) che ha un tasso di occupazione al 50,7%.
Per l'occupazione delle donne la situazione è ancora peggiore. Nelle Regioni del Sud risultano occupate meno di una donna su tre (il 32,9%) nella fascia tra i 15 e i 64 anni a fronte di una media Ue del 63,4% e una media italiana del 49,4%. Nella provincia autonoma di Bolzano sono occupate il 63,7% delle donne in questa fascia di età mentre in Sicilia e in Campania il tasso è al 29,1%, il dato più basso in Ue. Basti pensare, al contrario, che nella regione finlandese dell'Aland il tasso è all'83,5%.