Femminicidio nel Foggiano: la vittima uccisa da ben 41 coltellate
Il marito di Pietronilla De Santis è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario
sabato 11 marzo 2023
10.05
Sono stati brutali gli ultimi momenti di vita di Pietronilla De Santis, la 45enne uccisa dal marito a Carlantino, in provincia di Foggia: secondo quanto emerso dalle analisi sul corpo della vittima, è stata colpita con 41 coltellate.
L'uomo, il 54enne Antonio Carozza, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario e al momento è ricoverato in ospedale a Foggia. Dopo avere ucciso sua moglie ha tentato di suicidarsi lanciandosi dal balcone della loro abitazione, da un'altezza di oltre tre metri. A dare l'allarme è stata la figlia della coppia, 23 anni, quando alle 15.30 è tornata a casa dal lavoro.
La vittima era sul divano e Antonio giaceva accanto al suo cadavere. Impugnava ancora l'arma del delitto, un coltello a serramanico che custodiva in casa. A quel punto la figlia ha tentato di disarmarlo ma lui si è ferito più volte all'addome, poi è salito al primo piano dell'abitazione e si è lanciato nel vuoto.
A quanto si apprende, l'uomo già da qualche tempo era in cura presso il Centro di igiene mentale di Lucera ma non era seguito dagli assistenti sociali del comune di Carlantino. Soffriva di depressione e ultimamente si vedeva sempre meno in paese.
L'uomo, il 54enne Antonio Carozza, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario e al momento è ricoverato in ospedale a Foggia. Dopo avere ucciso sua moglie ha tentato di suicidarsi lanciandosi dal balcone della loro abitazione, da un'altezza di oltre tre metri. A dare l'allarme è stata la figlia della coppia, 23 anni, quando alle 15.30 è tornata a casa dal lavoro.
La vittima era sul divano e Antonio giaceva accanto al suo cadavere. Impugnava ancora l'arma del delitto, un coltello a serramanico che custodiva in casa. A quel punto la figlia ha tentato di disarmarlo ma lui si è ferito più volte all'addome, poi è salito al primo piano dell'abitazione e si è lanciato nel vuoto.
A quanto si apprende, l'uomo già da qualche tempo era in cura presso il Centro di igiene mentale di Lucera ma non era seguito dagli assistenti sociali del comune di Carlantino. Soffriva di depressione e ultimamente si vedeva sempre meno in paese.