Flash Mob contro il numero chiuso, mentre in Puglia 4mila studenti fanno il test
Stamattina i ragazzi che vogliono fare il medico hanno affrontato la prova d'accesso, Link: "L’emergenza non è chiusa, la formazione sì"
venerdì 3 settembre 2021
16.24
Oltre 4mila studenti questa mattina si sono cimentati in Puglia con i test di ammissione a Medicina. Contestualmente in tutta la regione, da Foggia a Lecce, fino a Bari, è andato in scena un flash mob del sindacato studentesco Link contro il numero chiuso. "L'emergenza non è chiusa, la formazione sì", questo lo slogan che hanno gridato per porre l'attenzione su un problema che da anni attanaglia l'università e il mondo della sanità pugliese e italiano.
In tutta la regione Puglia, grazie anche a due nuovi corsi di laurea attivati, uno a Lecce e uno alla LUM di Casamassima, i posti disponibili sono 650, di cui quasi 350 tra Bari e Taranto, 60 a Lecce (dove si sono presentati 1500 candidati), mentre a Foggia sono 230. Entrerà circa un candidato su 10.
"Imporre un test di ammissione ad una facoltà significa precludere e limitare il percorso di uno studente. L'università deve essere aperta a chiunque voglia frequentarla. Non può essere un quiz a stabilire quale debba essere la strada da seguire" , dichiara Annalisa Cordisco di Link Foggia.
"Nel nostro paese ci sono ancora pochi medici e manca capillarità rispetto all'assistenza sanitaria di base, ed anche il lieve aumento di posti messi a bando per il test di ammissione alla Facoltà di Medicina risulta superfluo. Per questi motivi chiediamo che vi siano investimenti concreti per il diritto allo studio, per l'università e la ricerca scientifica, in modo da aumentare il personale docente e le strutture e permettere a studenti e studentesse di accedere al mondo universitario senza limitazioni", conclude Laura Perrone di Link Lecce.
In tutta la regione Puglia, grazie anche a due nuovi corsi di laurea attivati, uno a Lecce e uno alla LUM di Casamassima, i posti disponibili sono 650, di cui quasi 350 tra Bari e Taranto, 60 a Lecce (dove si sono presentati 1500 candidati), mentre a Foggia sono 230. Entrerà circa un candidato su 10.
"Imporre un test di ammissione ad una facoltà significa precludere e limitare il percorso di uno studente. L'università deve essere aperta a chiunque voglia frequentarla. Non può essere un quiz a stabilire quale debba essere la strada da seguire" , dichiara Annalisa Cordisco di Link Foggia.
"Nel nostro paese ci sono ancora pochi medici e manca capillarità rispetto all'assistenza sanitaria di base, ed anche il lieve aumento di posti messi a bando per il test di ammissione alla Facoltà di Medicina risulta superfluo. Per questi motivi chiediamo che vi siano investimenti concreti per il diritto allo studio, per l'università e la ricerca scientifica, in modo da aumentare il personale docente e le strutture e permettere a studenti e studentesse di accedere al mondo universitario senza limitazioni", conclude Laura Perrone di Link Lecce.