Frodi sui prodotti petroliferi: scoperto un gruppo criminoso con base a Orta Nova
Frodi sui prodotti petroliferi, scoperto un gruppo criminoso con base a Orta Nova
martedì 21 marzo 2023
14.58
13 misure cautelari nei confronti di un gruppo criminoso dedito alle frodi sui prodotti petroliferi con base in Orta Nova sono state eseguite nelle prime ore di oggi da finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia.
Si tratta, in particolare, di 7 provvedimenti in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obblighi di firma e del sequestro di beni mobili, immobili e valori per oltre 5 mln euro disposti dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le complesse ed articolate indagini.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere un consistente quadro indiziario circa le presunte attività illecite poste in essere dal gruppo criminoso dedito alla commercializzazione illecita di gasolio ad uso agricolo sottratto all'accertamento ed al pagamento delle imposte.
Infatti, attraverso l'interposizione di una rete di 27 società, alcune delle quali costituite ad hoc, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti al fine di cedere gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non autorizzati, prevalentemente aziende operanti nel settore dell'autotrasporto prive di autorizzazione UMA, Utenti Motori Agricoli (che consente il prelievo del gasolio ad accisa ridotta entro i limiti quantitativi di assegnazione alla luce dei mezzi agricoli utilizzati e dell'estensione dei terreni coltivati).
In tal modo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, oltre 3,2 milioni di litri di gasolio agevolato sarebbero stati "consumati in frode", ossia immessi sul "mercato nero" dell'autotrazione.
L'esame degli elementi acquisiti mediante indagini finanziarie e tecniche, l'analisi della documentazione contabile ed extra-contabile nonché la consultazione delle banche dati ha permesso di ricostruire come al centro della frode fosse un deposito commerciale sito in Orta Nova, il quale, sotto la regia della consorteria criminale oggetto d'indagine, avrebbe consegnato il gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non destinatari del beneficio mediante l'emissione di falsa documentazione contabile atta fornire una schermo contabile–amministrativo e dissimulare i reali destinatari.
Per ogni cessione illecita, venivano, infatti, emessi un D.A.S. (Documento di Accompagnamento Semplificato) e la relativa fattura di vendita per giustificare la cessione. Il prodotto energetico, così scaricato "contabilmente", veniva in realtà trasferito presso due centri di stoccaggio clandestini, sempre nella zona di Orta Nova, e da li distribuito ad ulteriori grossisti o ceduto ad utenti finali.
Si tratta, in particolare, di 7 provvedimenti in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obblighi di firma e del sequestro di beni mobili, immobili e valori per oltre 5 mln euro disposti dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le complesse ed articolate indagini.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere un consistente quadro indiziario circa le presunte attività illecite poste in essere dal gruppo criminoso dedito alla commercializzazione illecita di gasolio ad uso agricolo sottratto all'accertamento ed al pagamento delle imposte.
Infatti, attraverso l'interposizione di una rete di 27 società, alcune delle quali costituite ad hoc, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti al fine di cedere gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non autorizzati, prevalentemente aziende operanti nel settore dell'autotrasporto prive di autorizzazione UMA, Utenti Motori Agricoli (che consente il prelievo del gasolio ad accisa ridotta entro i limiti quantitativi di assegnazione alla luce dei mezzi agricoli utilizzati e dell'estensione dei terreni coltivati).
In tal modo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, oltre 3,2 milioni di litri di gasolio agevolato sarebbero stati "consumati in frode", ossia immessi sul "mercato nero" dell'autotrazione.
L'esame degli elementi acquisiti mediante indagini finanziarie e tecniche, l'analisi della documentazione contabile ed extra-contabile nonché la consultazione delle banche dati ha permesso di ricostruire come al centro della frode fosse un deposito commerciale sito in Orta Nova, il quale, sotto la regia della consorteria criminale oggetto d'indagine, avrebbe consegnato il gasolio agevolato ad uso agricolo a soggetti non destinatari del beneficio mediante l'emissione di falsa documentazione contabile atta fornire una schermo contabile–amministrativo e dissimulare i reali destinatari.
Per ogni cessione illecita, venivano, infatti, emessi un D.A.S. (Documento di Accompagnamento Semplificato) e la relativa fattura di vendita per giustificare la cessione. Il prodotto energetico, così scaricato "contabilmente", veniva in realtà trasferito presso due centri di stoccaggio clandestini, sempre nella zona di Orta Nova, e da li distribuito ad ulteriori grossisti o ceduto ad utenti finali.