Giovinazzi, il futuro in Formula 1 è un'incognita

Il pilota pugliese dell'Alfa Romeo a caccia della conferma dopo l'annuncio del ritiro del compagno di squadra Kimi Raikkonen a fine stagione. Nel weekend si corre in Olanda

venerdì 3 settembre 2021 07.00
A cura di Vito Troilo
«È molto veloce - specialmente in qualifica - quindi devo impegnarmi parecchio per stare davanti a lui! Abbiamo un ottimo rapporto, c'è davvero una bella amicizia».
Chiunque abbia seguito anche distrattamente Kimi Raikkonen nel corso della sua carriera è consapevole del valore assoluto di queste frasi pronunciate dal pilota finlandese, uno dei protagonisti più schietti e senza filtri mai comparsi sulla scena del motorsport, a proposito di Antonio Giovinazzi. E adesso che l'ultimo campione del mondo in ordine di tempo alla guida di una Ferrari (era il 2007) ha annunciato il suo ritiro dalle corse al termine della stagione 2021, è toccato al 27enne di Martina Franca rivolgere - ancora una volta - sentimenti di affetto e gratitudine:
«Nella storia della Formula 1 hai lasciato il segno come pochi altri. Sarò sempre grato per aver avuto il privilegio di essere tuo compagno di squadra. Grazie, Maestro».

Un'annata finora avara di soddisfazioni

Il rendimento del pugliese in quest'annata non può essere certo ritenuto positivo sotto il profilo dei risultati ottenuti al traguardo: Giovinazzi ha conquistato appena un punto, frutto del decimo posto a Montecarlo. Non che Raikonnen abbia fatto molto meglio: due piazzamenti utili per la classifica, in Azerbaigian e Ungheria, entrambi sempre in decima posizione. L'impressione è che le potenzialità dell'Alfa Romeo C41 motorizzata Ferrari siano rimaste inespresse soprattutto sul long run al contrario di quanto accaduto in qualifica, con le qualità e il talento dei piloti sugli scudi in alcune circostanze, come in occasione del Gran Premio monegasco in cui l'italiano ha centrato la prima (e per il momento unica) Q3 del 2021 per la scuderia fondata da Peter Sauber.

I rumors sul futuro a rischio nel circus

Le indiscrezioni, sempre più insistenti, secondo cui Mercedes potrebbe rilevare Ferrari nella fornitura dei motori dell'Alfa Romeo hanno alimentato le voci inerenti un'uscita di scena dal circus di Antonio Giovinazzi, che rischierebbe di perdere il sedile: i nomi più gettonati, in caso di concretizzazione dell'accordo con Brackley, sarebbero quelli di Vallteri Bottas (che farà posto a George Russell in Mercedes) e Nyck De Vries, l'olandese che ha vinto il titolo di Formula 2 nel 2019 e quello di Formula E nel 2020-2021 su Mercedes EQ. I regolamenti, è pur vero, non consentirebbero a Mercedes di aggiungere un altro team ai quattro che già usufruiscono della propria power unit (McLaren, Aston Martin e Williams oltere alla stessa casa madre). La situazione è in ogni caso molto intricata, come si addice a questa fase dell'anno nella massima categoria monoposto.

Cercasi risultati

Il fine settimana sul tracciato di Zandvoort, teatro del Gran Premio d'Olanda che torna nel calendario mondiale dopo ben 36 anni, costituirà un significativo banco di prova per Giovinazzi, ultimo baluardo a rappresentare l'Italia fra i venti piloti di Formula 1. La conferma passa, inevitabilmente, attraverso uno o più risultati "utili" e chissà che il portacolori pugliese non torni a far punti proprio sulla pista in cui si è aggiudicato, nel 2015, il Masters di Formula 3, precedendo all'arrivo un enfant prodige del calibro di George Russell. L'impiego nel progetto Hypercar, lanciato dalla Ferrari con l'obiettivo di lottare per il successo nella classifica assoluta a Le Mans nel 2023, può anche attendere: Antonio Giovinazzi non lascerà nulla di intentato per continuare a gareggiare al top del motorsport. Forse è ora di riscuotere il credito con la fortuna acquisito a Imola, quando è dovuto rientrare ai box per un controllo ai freni mentre era nono, chiudendo perciò 14esimo. La regolarità, certificata dall'aver portato a termine tutti i Gran Premi dell'annata, andrà accompagnata da un colpo a sensazione.