Il 3 novembre 1994 l'affondamento del motopesca Francesco Padre in Montenegro
In quella tragedia morirono 5 molfettesi che facevano parte dell'equipaggio
giovedì 3 novembre 2022
10.12
Un dolore che si rinnova da 28 anni a Molfetta: tanti ne sono trascorsi dall'affondamento del motopesca Francesco padre avvenuto al largo delle coste del Montenegro, nella notte tra il 3 e il 4 novembre del 1994.
Ventotto anni da una tragedia che ha turbato fortemente una intera città. Ha ferito una intera categoria di lavoratori. Ha gettato nel dolore, più profondo, cinque famiglie, quelle di Giovanni Pansini, Saverio Gadaleta, Luigi De Giglio, Francesco Zaza, Mario De Nicolo, il capitano/armatore e i componenti dell'equipaggio del motopeschereccio.
Un dolore reso ancora più grande dal fatto che, per quella tragedia, nessuno ha pagato. Nonostante, nel 2014, la Procura di Trani, demolendo tutte le altre ipotesi investigative fino ad allora avanzate, abbia ipotizzato che "per un tragico errore il motopesca di Molfetta sia stato affondato dalle forze Nato perché scambiato per uno di quei natanti utilizzati in funzione antisommergibile". All'epoca c'era l'embargo alla ex Jugoslavia.
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Ventotto anni da una tragedia che ha turbato fortemente una intera città. Ha ferito una intera categoria di lavoratori. Ha gettato nel dolore, più profondo, cinque famiglie, quelle di Giovanni Pansini, Saverio Gadaleta, Luigi De Giglio, Francesco Zaza, Mario De Nicolo, il capitano/armatore e i componenti dell'equipaggio del motopeschereccio.
Un dolore reso ancora più grande dal fatto che, per quella tragedia, nessuno ha pagato. Nonostante, nel 2014, la Procura di Trani, demolendo tutte le altre ipotesi investigative fino ad allora avanzate, abbia ipotizzato che "per un tragico errore il motopesca di Molfetta sia stato affondato dalle forze Nato perché scambiato per uno di quei natanti utilizzati in funzione antisommergibile". All'epoca c'era l'embargo alla ex Jugoslavia.
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