Il Ministero vuole la scuola in presenza, le nuove regole per gestire le positività in classe
Una nota è stata inviata dal Miur agli istituti scolastici in tutta Italia, ecco cosa prevede il nuovo protocollo
martedì 9 novembre 2021
9.06
Una nota tecnica, recante "Indicazioni per l'individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico" è stata inviata agli istituti scolastici di tutta Italia dal Ministero dell'Istruzione. L'obiettivo del documento è favorire l'erogazione del servizio scolastico in presenza, supportare i dirigenti scolastici nelle iniziative da assumere in presenza di casi positivi COVID–19 e rendere il più possibile omogenee, a livello nazionale, le misure di prevenzione da attuare a cura dei dipartimenti di prevenzione.
Vengono differenziate le procedure tra i diversi ordini di scuola. Tra 0-6 anni nel caso in cui ci sia un soggetto positivo, i bambini della stessa classe vanno in quarantena per dieci giorni, mentre per gli insegnanti e altri operatori scolastici vanno in quarantena per un periodo variabile tra 7 e 10 giorni. Tutti devono effettuare quanto prima un test definito T0, indicativamente nelle 48 ore successive all'identificazione del caso indice. Se invece a risultare positivo è un insegnante, gli alunni vanno in quarantena, mentre i colleghi che hanno lavorato con lo stesso in presenza se vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi procedono con il testing, mentre se non risultano vaccinati o negativizzati vanno in quarantena.
Nelle scuole primarie e secondarie, invece, la situazione è diversa. In caso di presenza di un soggetto positivo, i compagni di classe procedono al testing con tampone T0, se risulta negativo possono rientrare, in caso di positività invece non possono rientrare. Dopo 5 giorni tutti effettuano un nuovo test. Nel caso in cui si riscontri un caso positivo oltre al primo, i soggetti vaccinati o negativizzati fanno sorveglianza con testing, gli altri vanno in quarantena. Nel caso in cui si trovino altri due casi positivi va in quarantena tutta la classe. Per i docenti, se vaccinati o negativizzati, si procede con T0 e in caso di negatività si rientra a scuola, nel caso in cui non siano vaccinati o negativizzati, invece, è disposta la quarantena. identica procedura viene seguita se a risultare positivo è un insegnante o un operatore scolastico che ha lavorato in presenza nell'istituto.
I contatti vengono identificati in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi del caso o dalle 48 ore antecedenti la data dell'esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico) fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso COVID-19.
Vengono differenziate le procedure tra i diversi ordini di scuola. Tra 0-6 anni nel caso in cui ci sia un soggetto positivo, i bambini della stessa classe vanno in quarantena per dieci giorni, mentre per gli insegnanti e altri operatori scolastici vanno in quarantena per un periodo variabile tra 7 e 10 giorni. Tutti devono effettuare quanto prima un test definito T0, indicativamente nelle 48 ore successive all'identificazione del caso indice. Se invece a risultare positivo è un insegnante, gli alunni vanno in quarantena, mentre i colleghi che hanno lavorato con lo stesso in presenza se vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi procedono con il testing, mentre se non risultano vaccinati o negativizzati vanno in quarantena.
Nelle scuole primarie e secondarie, invece, la situazione è diversa. In caso di presenza di un soggetto positivo, i compagni di classe procedono al testing con tampone T0, se risulta negativo possono rientrare, in caso di positività invece non possono rientrare. Dopo 5 giorni tutti effettuano un nuovo test. Nel caso in cui si riscontri un caso positivo oltre al primo, i soggetti vaccinati o negativizzati fanno sorveglianza con testing, gli altri vanno in quarantena. Nel caso in cui si trovino altri due casi positivi va in quarantena tutta la classe. Per i docenti, se vaccinati o negativizzati, si procede con T0 e in caso di negatività si rientra a scuola, nel caso in cui non siano vaccinati o negativizzati, invece, è disposta la quarantena. identica procedura viene seguita se a risultare positivo è un insegnante o un operatore scolastico che ha lavorato in presenza nell'istituto.
I contatti vengono identificati in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi del caso o dalle 48 ore antecedenti la data dell'esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico) fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso COVID-19.