«Il nostro difensore colpito da dirigente del Bisceglie». Polemica in Eccellenza pugliese
La nota del Borgorosso Molfetta dopo la 17^ giornata di campionato
lunedì 15 gennaio 2024
14.43
Ha fatto il giro del web la polemica scoppiata ieri dopo il match tra Bisceglie e Borgorosso, arrivando a tutte le testate regionali e venendo ripresa persino dal giornalista di Sky Sport, Gianluca Di Marzio. Ma non è finita qui: continua ad avere strascichi l'infinita partita tra Bisceglie e Borgorosso Molfetta, terminata 2-1 allo scadere ma con tante scorie per quanto accaduto sugli spalti e negli spogliatoi durante la partita. La società molfettese ha pubblicato sui propri canali social il video del vantaggio biscegliese, su cui ci sono state vibranti proteste da parte dei giocatori biancorossi per un presunto tocco di braccio di Pignataro prima del tiro finito in rete.
"La società ASD Borgorosso Molfetta intende esprimere tutto il proprio dissenso per quanto accaduto oggi allo Stadio "G. Ventura" in occasione 17^ giornata di Eccellenza pugliese. Pur essendo consapevoli dell'antipatia sportiva che abbiamo conquistato nella stagione scorsa vincendo 2 volte su 2 in campionato e condizionando fortemente la corsa promozione del Bisceglie nel 2023, reputiamo del tutto INACCETTABILE quanto accaduto oggi dentro e fuori dal campo".
"Siamo una società nata solo nel 2014, quindi senza il blasone di chi era tra i professionisti fino a qualche anno fa ma, al tempo stesso, cerchiamo di portare avanti i nostri valori in qualsiasi divisione, dalla Terza Categoria fino al massimo campionato regionale e così faremo anche in futuro, qualsiasi sia il destino della stagione in corso".
"Ci teniamo a rendere noto a tutti quanto tristemente accaduto nel pomeriggio odierno:
- i nostri accreditati e dirigenti, in tribuna come da accordi tra le società e in virtù di quanto accaduto in tutti i precedenti sia a Molfetta che a Bisceglie, sono stati spostati al 35' del primo tempo dopo una lunga serie di minacce dei "tifosi" di casa. Il motivo? La semplice esultanza per un nostro gol, tra l'altro senza inveire contro nessuno e senza reazioni diverse rispetto a quanto fatto a parti invertite, qualche mese fa, al "Paolo Poli". In seguito agli atteggiamenti minacciosi di alcuni sostenitori di casa, è stato necessario l'intervento dei Carabinieri per calmare gli animi, inquieti anche per via del risultato momentaneo di svantaggio, da parte di qualche spettatore biscegliese.
- la cosa più scandalosa è avvenuta all'intervallo della partita, quando un dirigente del Bisceglie si è presentato senza alcuna autorizzazione davanti allo spogliatoio ospite e minacciando con veemenza il nostro difensore Nicolò Scarimbolo, colpito da uno schiaffo in pieno volto dallo stesso dirigente e sostituito già prima del secondo tempo di gioco per via dello stato emotivo alterato dalla provocazione subita e influenzando, seppur indirettamente, l'andamento della partita.
- esprimiamo grande amarezza anche per quanto riguarda la gestione dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine, abili a far spostare i nostri tesserati nel settore ospiti, tra le altre cose inagibile, per poi farli passare a fine partita nello stesso tragitto dei tifosi di casa che, ancora una volta, hanno insultato e aggredito verbalmente il nostro staff e i nostri accreditati, alla presenza anche di moglie, fidanzate e bambini, solo per il fatto di appartenere a un'altra squadra".
"N.B. gli elementi sopracitati sono talmente vergognosi che fanno passare in secondo piano le sviste della terna arbitrale su cui torneremo quando saranno disponibili le immagini della partita. Noi proseguiremo la nostra stagione come abbiamo sempre fatto e soprattutto con una grande convinzione che ci porteremo dentro a prescindere dal nostro e dal vostro piazzamento di fine campionato: siamo felici di non essere come voi". conclude la nota.
"La società ASD Borgorosso Molfetta intende esprimere tutto il proprio dissenso per quanto accaduto oggi allo Stadio "G. Ventura" in occasione 17^ giornata di Eccellenza pugliese. Pur essendo consapevoli dell'antipatia sportiva che abbiamo conquistato nella stagione scorsa vincendo 2 volte su 2 in campionato e condizionando fortemente la corsa promozione del Bisceglie nel 2023, reputiamo del tutto INACCETTABILE quanto accaduto oggi dentro e fuori dal campo".
"Siamo una società nata solo nel 2014, quindi senza il blasone di chi era tra i professionisti fino a qualche anno fa ma, al tempo stesso, cerchiamo di portare avanti i nostri valori in qualsiasi divisione, dalla Terza Categoria fino al massimo campionato regionale e così faremo anche in futuro, qualsiasi sia il destino della stagione in corso".
"Ci teniamo a rendere noto a tutti quanto tristemente accaduto nel pomeriggio odierno:
- i nostri accreditati e dirigenti, in tribuna come da accordi tra le società e in virtù di quanto accaduto in tutti i precedenti sia a Molfetta che a Bisceglie, sono stati spostati al 35' del primo tempo dopo una lunga serie di minacce dei "tifosi" di casa. Il motivo? La semplice esultanza per un nostro gol, tra l'altro senza inveire contro nessuno e senza reazioni diverse rispetto a quanto fatto a parti invertite, qualche mese fa, al "Paolo Poli". In seguito agli atteggiamenti minacciosi di alcuni sostenitori di casa, è stato necessario l'intervento dei Carabinieri per calmare gli animi, inquieti anche per via del risultato momentaneo di svantaggio, da parte di qualche spettatore biscegliese.
- la cosa più scandalosa è avvenuta all'intervallo della partita, quando un dirigente del Bisceglie si è presentato senza alcuna autorizzazione davanti allo spogliatoio ospite e minacciando con veemenza il nostro difensore Nicolò Scarimbolo, colpito da uno schiaffo in pieno volto dallo stesso dirigente e sostituito già prima del secondo tempo di gioco per via dello stato emotivo alterato dalla provocazione subita e influenzando, seppur indirettamente, l'andamento della partita.
- esprimiamo grande amarezza anche per quanto riguarda la gestione dell'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine, abili a far spostare i nostri tesserati nel settore ospiti, tra le altre cose inagibile, per poi farli passare a fine partita nello stesso tragitto dei tifosi di casa che, ancora una volta, hanno insultato e aggredito verbalmente il nostro staff e i nostri accreditati, alla presenza anche di moglie, fidanzate e bambini, solo per il fatto di appartenere a un'altra squadra".
"N.B. gli elementi sopracitati sono talmente vergognosi che fanno passare in secondo piano le sviste della terna arbitrale su cui torneremo quando saranno disponibili le immagini della partita. Noi proseguiremo la nostra stagione come abbiamo sempre fatto e soprattutto con una grande convinzione che ci porteremo dentro a prescindere dal nostro e dal vostro piazzamento di fine campionato: siamo felici di non essere come voi". conclude la nota.