Il Parco dell’Alta Murgia traccia un bilancio del suo 2022

Nel prossimo anno proseguirà la campagna contro l’abbandono dei rifiuti

mercoledì 21 dicembre 2022 9.31
I sapori murgiani protagonisti del calendario 2023 del Parco dell'Alta Murgia Paesaggi enogastronomici, per celebrare i gioielli della tavola e l'unione magica tra storia, natura e cultura da cui hanno origine.

Dodici mesi che raccontano e divulgano le tipicità del territorio, i presidi Slow Food e i prodotti riconosciuti con i marchi DOP, IGP, De.Co. e DOCG. Un elogio al gusto che è amore per la terra e che esalta rinomate eccellenze: la burrata di Andria, il pane e la lenticchia di Altamura, il pallone di Gravina, la cima di rapa di Minervino, la cultivar coratina, il fungo cardoncello, il cardo selvatico spinoso, la salsiccia a punta di coltello di Spinazzola, il cece nero e rosso di Cassano, il pecorino canestrato di Minervino, la mandorla di Toritto, i vini Bombino Nero, Nero di Troia e Verdeca e i dolci tradizionali come il mandorlaccio, il PanCataldo, il panetto e i tenerelli.

L'annuale calendario dell'Ente Parco dell'Alta Murgia è stato presentato il 20 dicembre 2022 nella sala conferenze dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia, dall'assessore regionale all'Ambiente e Aree Protette, Anna Grazia Maraschio, dall'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, dal presidente del Parco dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, e dal comandante del Reparto Carabinieri Parco, Giuliano Palomba.

Il Parco dell'Alta Murgia è al lavoro per contrastare gli atti di inciviltà che ne offuscano le ricchezze. Oltre al calendario, è stata presentata la nuova campagna contro l'abbandono dei rifiuti che si innesta nel più ampio progetto "Alta Murgia Waste Free". Inverti la rotta. Rispetta la Murgia! è lo slogan che l'accompagna, declinata su più mezzi tra web e social, uno spot tv con un testimonial d'eccezione e affissioni nei territori dei tredici comuni del Parco, i cui soggetti sono i luoghi del cuore dell'Alta Murgia: Pulo di Altamura (Altamura), Castello del Garagnone (Poggiorsini), Jazzo Pantano (Gravina in Puglia), Chiesetta neviera di San Magno (Gravina), Miniere di Bauxite (Spinazzola), Pulicchio di Toritto (Toritto), Jazzo del Demonio (Ruvo di Puglia), Bosco di Acquatetta (Minervino Murge), Castel del Monte (Andria), le Quite (Santeramo in Colle), Foresta Mercadante (Cassano delle Murge), Bosco di Monte Cucco (Grumo Appula) e Jazzo Pietre Tagliate (Bitonto).

Un luogo rappresentativo di ogni comune: tesori geologici, naturalistici e architettonici resi spesso discarica da incivili che vi abbandono rifiuti di ogni genere, dai più piccoli mozziconi di sigaretta ai più ingombranti divani, materassi e pneumatici fuori uso. Il progetto comprende inoltre una app per segnalare i rifiuti abbandonati attraverso il proprio smartphone, inviando segnalazioni georeferenziate che potranno riguardare anche focolai di incendio, attività di bracconaggio e atti di vandalismo.