Incendio del Macao a Trani, una portavoce del locale: «Caro sindaco, il silenzio e la paura diventano complici dei criminali»

Lettera aperta al primo cittadino dopo quanto accaduto

martedì 30 gennaio 2024 11.34
«A mente fredda, cuore caldo e con negli occhi ancora l'inferno di fiamme che ha divorato un sogno fatto di sudore, impegno, passione, sacrifici e investimenti economici notevoli, vorremmo rivolgerci direttamente all'autore, o agli autori, così come agli eventuali mandanti di questo gesto violento che solo per fortuna ha prodotto solo ingenti danni materiali, ma che poteva trasformarsi in tragedia se solo le fiamme avessero raggiunto uno dei "funghi" utilizzati per riscaldare i nostri ospiti. A questi malviventi diciamo che non hanno inferto un duro colpo solo ai proprietari e ai familiari del Macao, così come qualche settimana fa ai proprietari e responsabili di un altro locale a poche decine di metri da noi. Avete attaccato al cuore l'intera città».

Così Flavia Tedeschi, a nome del "Macao", il locale pubblico che si affaccia su piazza Campo dei Longobardi, finito nel mirino dei delinquenti nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 gennaio. Completate le operazioni burocratiche e la messa in sicurezza dell'immobile, è il momento delle riflessioni a voce alta perché tutti comprendano le conseguenze di ciò che sta accadendo a Trani in questi giorni.

«Non parliamo a caso di attacco al cuore della città – prosegue Flavia Tedeschi -. Quando si colpisce un commerciante, si ferisce l'intera categoria che già ha i suoi problemi dovuti alla crisi economica, all'inflazione che impoverisce le famiglie che ovviamente tagliano le spese, alle tasse nazionali e locali sempre più insostenibili. Se a questo si aggiunge il clima di insicurezza e paura che comincia a serpeggiare non solo tra i commercianti ma anche tra i cittadini di Trani e delle città limitrofe, ecco che il quadro diventa davvero a tinte fosche.

In tanti, in questi giorni così difficili, avete fatto sentire la vostra voce, la vostra vicinanza, il vostro affetto. In tanti, ma non tutti. Tra gli assenti ingiustificati ritroviamo l'Amministrazione comunale. Solo un assessore a titolo personale e solo perché amica di vecchia data si è mostrata solidale con noi. Ma dall'Amministrazione ci saremmo aspettati di più. Non vuote parole, ovviamente, o solidarietà di facciata. Ci saremmo aspettati una presa di posizione concreta per difendere non solo noi, ma tutta la città. Quante volte, soprattutto durante il periodo estivo, ascoltiamo Sindaco e Assessori, auto-esaltarsi per le presenze turistiche in città, per il porto stracolmo di persone, per il centro storico invaso da italiani e stranieri. Ma questi numeri eccezionali da cosa pensano dipendano? Non certo solo dalla bellezza di Trani, che è un dato di fatto da mille anni a questa parte. Ma se turisti e cittadini delle città limitrofe si riversano in massa a Trani è anche per merito della miriade di piccole attività come il Macao, i ristoranti, le pizzerie, i B&B che affollano la parte più bella della città. Ora, però, cominciamo ad aver paura. E la paura produce allontanamento in una spirale al ribasso che rischia di compromettere tutto.

Caro Sindaco, non conosciamo le ragioni del tuo silenzio. Probabilmente sei impegnato in cose ben più serie di queste. Ma vogliamo solo ricordarti che il silenzio e la paura diventano complici dei criminali. E li rafforzano. Li fanno sentire intoccabili e questo è l'inizio della fine. Noi ci stiamo già organizzando per ripartire. Faremo altri sacrifici economici, lavoreremo ancora giorno e notte per rimettere tutto in piedi. Ma Trani merita più attenzione, non solo amministratori distratti e silenti».