Internazionalizzazione delle imprese: obiettivi e strategie
Requisiti indispensabili per lanciarsi al meglio sul mercato estero
sabato 19 febbraio 2022
Le aziende sempre più si trovano a portare avanti un processo di approdo verso i nuovi mercati esteri. Un processo molto importante ed interessante, che si chiama internazionalizzazione. Sono diverse le motivazioni che portano le imprese a sviluppare i modelli di internazionalizzazione. Infatti per esempio possono essere spinte ad aprirsi all'estero per alcuni rallentamenti che interessano i mercati sui quali già si muovono oppure ci può essere una crescita della concorrenza e quindi la necessità di competere in maniera sempre più vincente. A volte sono proprio gli obiettivi di business che spingono all'internazionalizzazione. Ecco perché diventa davvero importante lasciarsi guidare da alcuni professionisti del settore.
L'apertura ai nuovi sbocchi commerciali è sempre portatrice di novità che non possono essere assolutamente trascurate. Da un lato si può avere un aumento dei ricavi, ma allo stesso tempo un'azienda può puntare alla riduzione dei costi.
Ci può essere a volte l'obiettivo di arrivare ad una delocalizzazione delle attività oppure il bisogno di ottimizzare il carico fiscale perché possa svilupparsi ancora di più il business aziendale. Sicuramente l'internazionalizzazione può rappresentare nuove opportunità per l'azienda, in quanto l'azienda può trovare nuovi acquirenti all'estero. Di solito l'internazionalizzazione avviene in presenza di alcune circostanze specifiche.
Per esempio può verificarsi che l'azienda si orienti nella messa a punto di prodotti che vengono ritenuti adatti per i mercati esteri. Possono sorgere le esigenze di riuscire ad entrare in contatto con clienti e fornitori all'estero. Può essere una questione di capitali esteri, anche in seguito a contatti con partner per la produzione. E poi, come abbiamo già specificato, alla base ci potrebbe essere il bisogno di ricercare condizioni vantaggiose per ridurre i costi anche allentando la pressione fiscale o puntando sul minore costo del lavoro.
Innanzitutto ci deve essere una certa solidità a livello economico e finanziario per poter iniziare e svilupparsi nel tempo. Bisogna basarsi su prezzi competitivi e occorre poter puntare su prodotti di qualità, che siano particolarmente adeguati al mercato di destinazione.
È importante puntare su un sistema di informazione affidabile e, inoltre, l'azienda che vuole internazionalizzarsi deve avere sicuramente delle risorse da investire, in termini sia di tempo che di personale.
Così si può cominciare a portare avanti un processo di autovalutazione per determinare le risorse che possono essere destinate ai mercati esteri. Solitamente, per aprirsi ad altri mercati nuovi, si parte da un'analisi patrimoniale, economica e finanziaria, per poi passare al business plan, uno strumento che permette di effettuare un'attenta programmazione.
Per riuscire a selezionare il Paese di riferimento e il mercato che può rivelarsi più interessante, si devono tenere in considerazione molti fattori, fra i quali per esempio spiccano quelli geografici, demografici, economici e culturali.
Ecco perché l'azienda che vuole muoversi verso altri mercati deve eseguire un'attenta ricerca, che sia condotta con un approccio sistematico.
Una strategia importante che non può mancare consiste nel mettere a punto un piano di azione per ottenere anche dei contributi pubblici e dei finanziamenti agevolati. Sicuramente però fattori che possono fare la differenza per l'internazionalizzazione di un'impresa sono quelli che sono compresi all'interno di una strategia adeguata, che tenga conto delle caratteristiche dell'azienda e delle peculiarità dei mercati di interesse.
Quali sono gli obiettivi dell'internazionalizzazione
Possiamo rintracciare diversi obiettivi dell'internazionalizzazione imprese. Infatti, come abbiamo già accennato per quanto riguarda i motivi che possono spingere un'azienda a seguire un processo di questo genere, ci possono essere diversi scopi da raggiungere.L'apertura ai nuovi sbocchi commerciali è sempre portatrice di novità che non possono essere assolutamente trascurate. Da un lato si può avere un aumento dei ricavi, ma allo stesso tempo un'azienda può puntare alla riduzione dei costi.
Ci può essere a volte l'obiettivo di arrivare ad una delocalizzazione delle attività oppure il bisogno di ottimizzare il carico fiscale perché possa svilupparsi ancora di più il business aziendale. Sicuramente l'internazionalizzazione può rappresentare nuove opportunità per l'azienda, in quanto l'azienda può trovare nuovi acquirenti all'estero. Di solito l'internazionalizzazione avviene in presenza di alcune circostanze specifiche.
Per esempio può verificarsi che l'azienda si orienti nella messa a punto di prodotti che vengono ritenuti adatti per i mercati esteri. Possono sorgere le esigenze di riuscire ad entrare in contatto con clienti e fornitori all'estero. Può essere una questione di capitali esteri, anche in seguito a contatti con partner per la produzione. E poi, come abbiamo già specificato, alla base ci potrebbe essere il bisogno di ricercare condizioni vantaggiose per ridurre i costi anche allentando la pressione fiscale o puntando sul minore costo del lavoro.
I requisiti necessari
Naturalmente il processo di internazionalizzazione è molto delicato. Per realizzarlo bisogna partire da un'attenta analisi dei dati a disposizione, valutando anche la situazione aziendale di partenza. Soltanto in questo modo si possono comprendere quali siano i requisiti necessari per poter avviare e portare avanti un processo di internazionalizzazione.Innanzitutto ci deve essere una certa solidità a livello economico e finanziario per poter iniziare e svilupparsi nel tempo. Bisogna basarsi su prezzi competitivi e occorre poter puntare su prodotti di qualità, che siano particolarmente adeguati al mercato di destinazione.
È importante puntare su un sistema di informazione affidabile e, inoltre, l'azienda che vuole internazionalizzarsi deve avere sicuramente delle risorse da investire, in termini sia di tempo che di personale.
Così si può cominciare a portare avanti un processo di autovalutazione per determinare le risorse che possono essere destinate ai mercati esteri. Solitamente, per aprirsi ad altri mercati nuovi, si parte da un'analisi patrimoniale, economica e finanziaria, per poi passare al business plan, uno strumento che permette di effettuare un'attenta programmazione.
Per riuscire a selezionare il Paese di riferimento e il mercato che può rivelarsi più interessante, si devono tenere in considerazione molti fattori, fra i quali per esempio spiccano quelli geografici, demografici, economici e culturali.
Ecco perché l'azienda che vuole muoversi verso altri mercati deve eseguire un'attenta ricerca, che sia condotta con un approccio sistematico.
Una strategia importante che non può mancare consiste nel mettere a punto un piano di azione per ottenere anche dei contributi pubblici e dei finanziamenti agevolati. Sicuramente però fattori che possono fare la differenza per l'internazionalizzazione di un'impresa sono quelli che sono compresi all'interno di una strategia adeguata, che tenga conto delle caratteristiche dell'azienda e delle peculiarità dei mercati di interesse.