Inviato della Rai aggredito con bastone a San Nicandro Garganico
Stefano Sandrucci stava conducendo un'inchiesta sui falsi diplomi degli istituti privati
mercoledì 15 novembre 2023
9.26
Ha avuto grande eco nelle ultime ore, in tutta Italia, l'aggressione subita da un inviato della trasmissione "Mi manda Rai Tre", Stefano Maria Sandrucci, minacciato con colpi di bastone mentre si trovava a San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, per una inchiesta "sulle scuole private e sui cosiddetti diplomifici, gli istituti paritari accusati di rendere più facile il conseguimento dei titoli di studio rispetto alle scuole pubbliche".
Lo comunica in una nota del programma che allega anche il video dei momenti in cui il cronista viene minacciato e inseguito da una persona che brandisce un bastone: "Il presunto traffico di falsi diplomi e falsi attestati" avverrebbe "ad opera di un istituto riconducibile ad un noto politico della zona - ex parlamentare ed ex sindaco - e a suo figlio, a sua volta consigliere comunale in carica e candidato alla carica di primo cittadino alle ultime elezioni".
"Imbattendosi in quest'ultimo - riporta la nota - il nostro collega, con il garbo e la gentilezza che hanno sempre contraddistinto l'intera attività inchiestistica di Mi Manda RaiTre, gli chiedeva la disponibilità a rispondere ad alcune domande, permettendogli di replicare alle accuse della Procura di Foggia". Ma "l'indagato, improvvisamente, afferrava dalla propria vettura una mazza aggredendo Sandrucci e tentando di colpirlo alla testa. Solo per prontezza di riflessi e fortuna il nostro inviato non veniva colpito in pieno. L'aggressore, non soddisfatto, continuava però a inveire e minacciare di morte Sandrucci, per poi rivolgere le medesime attenzioni all'operatore di ripresa che trovava riparo dietro un'automobile".
Si specifica poi che l'inviato e l'operatore "hanno cercato riparo nella vicina caserma della Guardia di finanza, dove i militari raccoglievano il loro racconto, per poi tenere a distanza l'aggressore che nel frattempo era sopraggiunto in sede, accompagnato poi dal padre".
Lo comunica in una nota del programma che allega anche il video dei momenti in cui il cronista viene minacciato e inseguito da una persona che brandisce un bastone: "Il presunto traffico di falsi diplomi e falsi attestati" avverrebbe "ad opera di un istituto riconducibile ad un noto politico della zona - ex parlamentare ed ex sindaco - e a suo figlio, a sua volta consigliere comunale in carica e candidato alla carica di primo cittadino alle ultime elezioni".
"Imbattendosi in quest'ultimo - riporta la nota - il nostro collega, con il garbo e la gentilezza che hanno sempre contraddistinto l'intera attività inchiestistica di Mi Manda RaiTre, gli chiedeva la disponibilità a rispondere ad alcune domande, permettendogli di replicare alle accuse della Procura di Foggia". Ma "l'indagato, improvvisamente, afferrava dalla propria vettura una mazza aggredendo Sandrucci e tentando di colpirlo alla testa. Solo per prontezza di riflessi e fortuna il nostro inviato non veniva colpito in pieno. L'aggressore, non soddisfatto, continuava però a inveire e minacciare di morte Sandrucci, per poi rivolgere le medesime attenzioni all'operatore di ripresa che trovava riparo dietro un'automobile".
Si specifica poi che l'inviato e l'operatore "hanno cercato riparo nella vicina caserma della Guardia di finanza, dove i militari raccoglievano il loro racconto, per poi tenere a distanza l'aggressore che nel frattempo era sopraggiunto in sede, accompagnato poi dal padre".