LA PUGLIA NEL PALLONE - Gioie, risvegli e cadute: il weekend pre-pasquale del calcio pugliese

Juve troppo forte per il Lecce, il Bari incorna il Palermo con Simic. Audace Cerignola: è finita. Casarano, Serie C a un passo

mercoledì 16 aprile 2025 11.00
A cura di Cosimo Campanella
Dolce e amaro. Questo è il retrogusto che lascia nei palati degli sportivi pugliesi l'appena trascorso weekend di calcio, inaugurato venerdì sera dalla bella e per certi versi inaspettata vittoria del Bari sul Palermo, e conclusosi nella serata di lunedì con la sconfitta per 3-2 a Crotone di un Foggia in regime di autogestione.
In Serie A, alla luce delle premesse tutt'altro che incoraggianti, erano davvero poche le speranze del Lecce di uscire indenne dall'Allianz Stadium di Torino contro una Juventus in chiara ed evidente ripresa sotto la cura Tudor.
I bianconeri, soprattutto nel primo tempo, hanno dominato in lungo e in largo la squadra di Marco Giampaolo, chiudendo con un parziale di 2-0 che - pur tenendo conto del palo di Krstovic su gentile concessione della difesa juventina, e dell'episodio dubbio tra lo stesso attaccante montenegrino del Lecce e il difensore juventino Renato Veiga - fotografava solo parzialmente la netta superiorità di Vlahovic e compagni.
Nel secondo tempo i bianconeri hanno poi controllato in scioltezza la partita, fino alla zuccata vincente di capitan Baschirotto, e alle iniziative di N'Drì e del neo entrato Rebic (al posto di Krstovic…?) che ha fatto rivivere nel finale alla difesa della Juventus ansie e fibrillazioni tipiche della passata gestione tecnica.
In conclusione, vittoria strameritata della Juventus, e troppo poco Lecce, nonostante qualche rimpianto o recriminazione anche in questa partita.
Come già detto, il weekend di football in salsa pugliese ha avuto inizio venerdì sera con la bella vittoria del Bari, su quella che in questo campionato avrebbe dovuto essere la corazzata-Palermo.
Una vittoria maturata grazie alle mosse tattiche di Longo, che nel secondo tempo ha saputo sfruttare gli enormi spazi lasciati dai rosanero di Dionisi, per poi colpirli nel finale con la poderosa incornata di Lorenzo Simic, che non solo ha evitato al pubblico del San Nicola (sempre in aperta contestazione verso la famiglia De Laurentiis) il solito stantio e noioso pareggio, ma ha principalmente messo un gran bell'argine tra sé e la piuttosto magmatica e tumultuosa zona playout, e poi, cosa non certo da poco alla luce degli iniziali obiettivi stagionali, ha rimesso il naso in quella zona playoff dove dovrebbe giocarsi l'ultimo posto disponibile con il Cesena.
In Serie C è finito sostanzialmente domenica sera il grande e bellissimo sogno promozione dell'Audace Cerignola. Un sogno che si è infranto dinanzi alle micidiali ripartenze del Benevento di Gaetano Auteri, squadra tornata alla vittoria dopo una vita, e che proprio al Monterisi ha dimostrato cosa poteva essere per la "strega" questo campionato di Serie C, e cosa invece non è stato per una squadra che annovera tra le proprie fila gente come Manconi, Lanini, Simonetti, Lamesta, e che può permettersi di tenere in panchina uno come Starita.
Naturalmente, ferma restando la fantastica stagione dei giallo azzurri di mister Raffaele, non mancheranno le recriminazioni anche in casa Audace Cerignola, soprattutto in merito al fatto di cosa poteva essere questo campionato senza il grave infortunio di Cuppone e soprattutto senza la storiaccia delle esclusioni di Taranto e Turris, che a un certo punto della stagione hanno finito col dimezzare il vantaggio in classifica sull'Avellino che a un certo punto andava facendosi importante.
Tutto questo naturalmente a merito e beneficio dell'Avellino, che battendo per 1-0 il Monopoli con un gol del solito Facundo Lescano ha praticamente un piede e tre quarti in Serie B.
E mentre in Serie C è durissimo il risveglio dal sogno cadetteria dell'Audace Cerignola, in Serie D il Casarano vince a Francavilla in Sinni grazie al bomber Saraniti, e da in pratica l'avvio alla grande festa dei rossoazzurri del presidente Filograna, che tornano tra i professionisti dopo ben 26 anni: traguardo che la squadra di mister Di Bari potrebbe centrare già dal prossimo turno, quando al "Capozza" scenderà una Fidelis Andria in chiara fase di smobilitazione a causa delle fin troppo note vicende societarie.
Per quanto riguarda il resto delle pugliesi di Serie D, oltre al parti della Virtus Francavilla a Matera (2-2), e ai successi di Fasano (3-2 ad Angri) e Nardò (3-2 alla Palmese), da segnalare in zona salvezza le importantissime vittorie del Manfredonia, in rimonta con la Real Acerrana (2-1), e dell'Ugento, che invece ha superato per 2-0 un Martina con quasi più nulla da chiedere a questo campionato.
Sconfitta tanto prevedibile quanto esiziale, infine, quella del Brindisi, sconfitto per 2-0 in casa della Nocerina e ormai a soli tre punti dalla retrocessione diretta in Eccellenza.