La Puglia per la pluralità religiosa. Pubblicato il calendario comparato Ebraico-Cristiano-Islamico

Emiliano: «La storia parla della nostra terra come di un luogo di aggregazione culturale»

giovedì 21 luglio 2022
Ieri è stato presentato a Roma, nella sede della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il "Calendario comparato Ebraico Cristiano Islamico" (Cacucci editori), pubblicazione curata dalla Regione Puglia e dalla Fondazione Ipres (Istituto Pugliese di Ricerche economiche e sociali). "Il calendario - scrive il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nella introduzione della pubblicazione - nasce da un bisogno che accomuna tutte le società e le culture di dare un ritmo al tempo, di cadenzarlo, di misurarlo in sequenze calcolabili e ripetibili in modo da fermare e governare in qualche modo il suo scorrere".

"Un calendario – prosegue Emiliano - è però anche quanto di distintivo ha una società o una civiltà. Esso corrisponde alla specifica capacità di "addomesticare il tempo", conferendogli un senso pratico collettivo. Abbiamo voluto fare questo "calendario dei calendari" come invito a impegnarsi nel dialogo interreligioso che ovviamente diventa anche dialogo politico e civile. Lo abbiamo fatto in Puglia, perché la Puglia, come ha detto Don Tonino Bello, un pugliese che emana santità anche per i non credenti, è arca di pace e sceglie la pace come sua specifica missione nel Mediterraneo".

Durante la presentazione a Roma, dopo l'indirizzo di saluto di Valeria Grillo, Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Mario de Donatis, Presidente della Fondazione IPRES, ha definito il calendario quasi una sorta di "agenda della solidarietà", uno strumento che favorisce la conoscenza di valori, principi e consuetudini proprie del Mediterraneo e che ha l'obiettivo della inclusione fra le sue diverse culture.

Temi sviluppati nel corso del suo intervento da Don Alfredo Gabrielli (Incaricato dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto e della Conferenza Episcopale Pugliese per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso) che ha sottolineato la collocazione storica e geografica della Puglia che ne fa terra di dialogo non solo con il mondo ortodosso, ma con tutte le culture che hanno dato vita alla storia del Mediterraneo come quelle ebraica e quella musulmana. La scelta del calendario comparato è poi particolarmente interessante perché – come ha sottolineato il Rabbino Joseph Arbib, Comunità Ebraica di Roma – ogni culto conta gli anni dal momento più importante per quella religione. Il calendario può essere però un'occasione anche per guardare al futuro e migliorare ed una iniziativa di questo genere può essere ulteriormente sviluppata con altri eventi che abbiano l'obiettivo di favorire la conoscenza reciproca.

Il calendario si iscrive in un percorso teso a favorire un più organico e coeso rapporto fra le diversità, come ha sottolineato, fra l'altro, il professor Massimo Abdellah Cozzolino, Segretario Generale della Confederazione Islamica Italiana: è un elemento certamente di distinzione, ma anche di comune attenzione al concetto del tempo che è sempre in perdita tranne che per coloro che compiono il bene. L'attenzione della Puglia per questi temi è stata infine sottolineata dal Capo di gabinetto della Regione, Claudio Stefanazzi. "La pubblicazione del calendario comparato – ha detto - si iscrive naturalmente nel percorso di una Regione che ha fatto sempre i conti con la sua storia e con i contributi che le tre religioni monoteiste hanno apportato allo sviluppo del territorio pugliese in un virtuoso riassunto di culture diverse. Il calendario è un passaggio molto importante per non banalizzare le differenze, ma anche per superare contrapposizioni e omologazioni".