Mafia, arrestato in Salento un latitante del clan Tornese-Padovano
Si tratta di un 43enne operante nei territori di Monteroni e Gallipoli
venerdì 13 settembre 2024
18.49
Questa mattina la Polizia di Stato ha arrestato un 43enne, pregiudicato e figura di rilievo del clan mafioso Tornese-Padovano, operante nei territori di Monteroni e Gallipoli. L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, è stata portata a termine dai poliziotti della Squadra mobile e della Sisco (Sezioni investigative del Servizio centrale operativo) di Lecce, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e con il supporto della Direzione centrale per i servizi antidroga.
Latitante dal maggio 2023, l'uomo era destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Lecce, in quanto gravemente indiziato di associazione mafiosa. Considerato anello di congiunzione tra i clan Tornese e Padovano, il ricercato gestiva il controllo delle attività economiche nel territorio di Gallipoli, sottoposte a estorsioni da parte delle due organizzazioni criminali.
L'arrestato è accusato anche di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose, avendo imposto il pagamento di oltre 60mila euro a un imprenditore locale sotto pesanti minacce.
Durante la perquisizione del casale di campagna tra Taviano e Racale, dove il latitante si nascondeva, gli agenti hanno rinvenuto munizioni e documenti falsi validi per l'espatrio.
Latitante dal maggio 2023, l'uomo era destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Lecce, in quanto gravemente indiziato di associazione mafiosa. Considerato anello di congiunzione tra i clan Tornese e Padovano, il ricercato gestiva il controllo delle attività economiche nel territorio di Gallipoli, sottoposte a estorsioni da parte delle due organizzazioni criminali.
L'arrestato è accusato anche di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose, avendo imposto il pagamento di oltre 60mila euro a un imprenditore locale sotto pesanti minacce.
Durante la perquisizione del casale di campagna tra Taviano e Racale, dove il latitante si nascondeva, gli agenti hanno rinvenuto munizioni e documenti falsi validi per l'espatrio.