Maltrattamenti in casa a Giovinazzo: braccialetto elettronico al marito violento
Il provvedimento d'urgenza del Tribunale di Bari applicato dopo la denuncia della donna. Applicata la misura cautelare
sabato 11 maggio 2024
9.39
Allontanamento dalla casa coniugale, divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico dopo anni di maltrattamenti e violenza sessuale denunciati dalla moglie: i Carabinieri, a Giovinazzo, hanno eseguito un provvedimento d'urgenza per tutelare una 69enne che aveva denunciato i maltrattamenti del marito, suo coetaneo.
Destinatario dell'ordinanza, firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Ilaria Casu, è stato un 69enne di Molfetta, sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di avvicinamento (500 metri da ogni luogo frequentato dalla donna) con la strumentazione del braccialetto elettronico, conseguenza del provvedimento d'urgenza adottato dopo le indagini degli investigatori dirette dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Giuseppe Dentamaro.
La decisione è stata presa con l'intento di tutelare la donna che l'aveva denunciato per maltrattamenti «in quanto, con cadenza giornaliera (dal 2016), l'offendeva con epiteti del tipo "sei una stronza, non vali niente", la percuoteva con gli schiaffi durante i litigi e la privava delle risorse economiche necessarie per le essenziali spese familiari». Un modus operandi che le avrebbe provocato «un regime di vita vessatorio tanto da rendere molto dolorose e mortificanti le relazioni familiari».
Il 69enne, difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, risponde anche del reato di violenza sessuale, perché «con una frequenza di circa una volta alla settimana, con violenza, rappresentata dall'aver tolto con la forza e contro l'esplicito dissenso alla moglie i vestiti che aveva, la costringeva a subire rapporti sessuali completi».
Destinatario dell'ordinanza, firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Ilaria Casu, è stato un 69enne di Molfetta, sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di avvicinamento (500 metri da ogni luogo frequentato dalla donna) con la strumentazione del braccialetto elettronico, conseguenza del provvedimento d'urgenza adottato dopo le indagini degli investigatori dirette dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Giuseppe Dentamaro.
La decisione è stata presa con l'intento di tutelare la donna che l'aveva denunciato per maltrattamenti «in quanto, con cadenza giornaliera (dal 2016), l'offendeva con epiteti del tipo "sei una stronza, non vali niente", la percuoteva con gli schiaffi durante i litigi e la privava delle risorse economiche necessarie per le essenziali spese familiari». Un modus operandi che le avrebbe provocato «un regime di vita vessatorio tanto da rendere molto dolorose e mortificanti le relazioni familiari».
Il 69enne, difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, risponde anche del reato di violenza sessuale, perché «con una frequenza di circa una volta alla settimana, con violenza, rappresentata dall'aver tolto con la forza e contro l'esplicito dissenso alla moglie i vestiti che aveva, la costringeva a subire rapporti sessuali completi».