Mesagne non ce la fa. Pesaro sarà capitale della Cultura 2024
Il comitato pugliese soddisfatto comunque per il buon risultato
mercoledì 16 marzo 2022
15.02
Mesagne non ce l'ha fatta. Sarà infatti Pesaro la Capitale della Cultura 2024 in Italia.
La proclamazione è arrivata questa mattina dal Ministro Dario Franceschini, al termine di una cerimonia trasmessa on line in tutte le località candidate. Oltre alla cittadina brindisina ed al capoluogo del nord delle Marche, in finale c'erano l'altra marchigiana Ascoli Piceno, Chioggia e Vicenza in Veneto, Sestri Levante con il Golfo del Tigullio in Liguria, Siracusa in Sicilia, Paestum e l'Alto Cilento in Campania e Grosseto e Viareggio in Toscana.
A pesare sulla scelta finale, la decisione del comitato pesarese di avvalersi della collaborazione «di tutti i 50 comuni» della provincia, con il Montefeltro ed Urbino, storicamente dipinta quale città ideale, a giocare un peso specifico non indifferente da un punto di visto storico-artistico. Fondamentale anche nella decisione della giuria la capacità di Pesaro di far lavorare in sinergia enti, associazioni e professionisti della cultura di una città che ospita il celebre "Rossini Opera Festival" e che ha intrecciato negli anni rapporti ormai consolidati anche con realtà turistiche del circondario.
Per Mesagne la consolazione di un buon percorso e di un lungo lavoro collettivo che non può andare disperso e che racconta una città ed un territorio profondamente trasformati, dopo essere assurto alle cronache nazionali tra fine anni '80 e gli anni '90 del secolo scorso.
Il sindaco Toni Matarrelli ha però già chiarito che il progetto non si fermerà e che i mesagnesi «sono ugualmente felici di essere arrivati tra i dieci finalisti. È un obiettivo che ci soddisfa. Quando è finita la presentazione - ha spiegato - la giuria è venuta da noi e si è complimentata per il progetto. Per noi si tratta di una grande gratificazione, vuol dire che abbiamo fatto un lavoro bello e originale che porteremo avanti come progetto Mesagne 2024».
Un programma articolato in sette step suddivisi per aree: "Riabilitare l'umano", cioè la cultura «nella rigenerazione paesaggistica e urbana», "Nutrire l'umano", una nuova centrale produttiva per una cultura del buon vivere, "Ricordare l'umano", per un museo interattivo e produttivo, "Raccontare l'umano", programma di attività di formazione, disseminazione, engagement, "Invitare l'umano", relativo al rilancio di un turismo culturale, congressuale e della salute, ed infine "Esaltare l'umano", con riferimento a cinema, teatro, musica, poesia e moda.
La proclamazione è arrivata questa mattina dal Ministro Dario Franceschini, al termine di una cerimonia trasmessa on line in tutte le località candidate. Oltre alla cittadina brindisina ed al capoluogo del nord delle Marche, in finale c'erano l'altra marchigiana Ascoli Piceno, Chioggia e Vicenza in Veneto, Sestri Levante con il Golfo del Tigullio in Liguria, Siracusa in Sicilia, Paestum e l'Alto Cilento in Campania e Grosseto e Viareggio in Toscana.
A pesare sulla scelta finale, la decisione del comitato pesarese di avvalersi della collaborazione «di tutti i 50 comuni» della provincia, con il Montefeltro ed Urbino, storicamente dipinta quale città ideale, a giocare un peso specifico non indifferente da un punto di visto storico-artistico. Fondamentale anche nella decisione della giuria la capacità di Pesaro di far lavorare in sinergia enti, associazioni e professionisti della cultura di una città che ospita il celebre "Rossini Opera Festival" e che ha intrecciato negli anni rapporti ormai consolidati anche con realtà turistiche del circondario.
Per Mesagne la consolazione di un buon percorso e di un lungo lavoro collettivo che non può andare disperso e che racconta una città ed un territorio profondamente trasformati, dopo essere assurto alle cronache nazionali tra fine anni '80 e gli anni '90 del secolo scorso.
Il sindaco Toni Matarrelli ha però già chiarito che il progetto non si fermerà e che i mesagnesi «sono ugualmente felici di essere arrivati tra i dieci finalisti. È un obiettivo che ci soddisfa. Quando è finita la presentazione - ha spiegato - la giuria è venuta da noi e si è complimentata per il progetto. Per noi si tratta di una grande gratificazione, vuol dire che abbiamo fatto un lavoro bello e originale che porteremo avanti come progetto Mesagne 2024».
Un programma articolato in sette step suddivisi per aree: "Riabilitare l'umano", cioè la cultura «nella rigenerazione paesaggistica e urbana», "Nutrire l'umano", una nuova centrale produttiva per una cultura del buon vivere, "Ricordare l'umano", per un museo interattivo e produttivo, "Raccontare l'umano", programma di attività di formazione, disseminazione, engagement, "Invitare l'umano", relativo al rilancio di un turismo culturale, congressuale e della salute, ed infine "Esaltare l'umano", con riferimento a cinema, teatro, musica, poesia e moda.