"Mi dimetto, ma non mi vaccino", la decisione dell'assessore Colazzo di Zollino
In un lungo post Facebook scrive: "Per precise convinzioni personali mai potrei rinunciare alla sovranità del mio corpo"
venerdì 21 gennaio 2022
10.29
Ha deciso di rinunciare al suo ruolo di assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Zollino, piuttosto che vaccinarsi. Si tratta di Rita Colazzo, scelta dal sindaco del comune in provincia di Lecce come membro della giunta. Colazzo ha giustificato la sua scelta con un lungo post via social, dove ha voluto dire la sua in merito alla sua decisione. Postando, però, insieme al suo messaggio, un video artefatto del Tg5 per il quale diversi fact-checker hanno verificato: «Che il video o l'audio sono stati modificati in un modo che potrebbe fuorviare le persone, ma non perché sono stati mostrati fuori contesto». Oltre ad associare le attuale disposizioni a quelle di fascisti e nazisti, ricordando che tra poco ricorre la "Giornata della memoria".
«Ho presentato all'attenzione del segretario comunale e del sindaco, una lettera di dimissioni con la quale rinuncio al mandato di assessore - scrive l'ormai ex assessore - Un gesto dettato da senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini tutti. Mai avrei voluto venir meno alla fiducia accordatami dai miei elettori ma, in alcun modo, voglio essere d'ostacolo all'azione amministrativa della maggioranza».
«Nel ribadire lo spirito di collaborazione e l'affetto maturato in questi anni con gli amministratori e il personale tutto, mi trovo di fronte a una scelta obbligata - prosegue - Per precise convinzioni personali mai potrei rinunciare alla sovranità del mio corpo, soprattutto alla luce di alcune affermazioni provenienti dagli organi dello Stato. A mio avviso non ci può essere differenza tra vaccinati e non, tant'è vero che quando dono il sangue, non mi chiedono nessun lascia passare. La nostra vita non può essere legata a un QR Code e la nostra libertà non deve essere una dose più in là».
«Una vera democrazia garantisce ai suoi cittadini, libertà di scelta - conclude - Con cognizione di causa il nostro presidente Pertini affermava "Le emergenze sono sempre il pretesto adoperato da quelli che vogliono erodere la libertà" e "Disobbedire alle leggi ingiuste è un dovere civile". Dunque ognuno deve avere il coraggio di portare avanti le proprie idee perché anche le minoranze hanno diritto ad avere voce. Visto che il 27 gennaio è vicino, auguro a tutti una buona "Giornata Della Memoria"».
«Ho presentato all'attenzione del segretario comunale e del sindaco, una lettera di dimissioni con la quale rinuncio al mandato di assessore - scrive l'ormai ex assessore - Un gesto dettato da senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini tutti. Mai avrei voluto venir meno alla fiducia accordatami dai miei elettori ma, in alcun modo, voglio essere d'ostacolo all'azione amministrativa della maggioranza».
«Nel ribadire lo spirito di collaborazione e l'affetto maturato in questi anni con gli amministratori e il personale tutto, mi trovo di fronte a una scelta obbligata - prosegue - Per precise convinzioni personali mai potrei rinunciare alla sovranità del mio corpo, soprattutto alla luce di alcune affermazioni provenienti dagli organi dello Stato. A mio avviso non ci può essere differenza tra vaccinati e non, tant'è vero che quando dono il sangue, non mi chiedono nessun lascia passare. La nostra vita non può essere legata a un QR Code e la nostra libertà non deve essere una dose più in là».
«Una vera democrazia garantisce ai suoi cittadini, libertà di scelta - conclude - Con cognizione di causa il nostro presidente Pertini affermava "Le emergenze sono sempre il pretesto adoperato da quelli che vogliono erodere la libertà" e "Disobbedire alle leggi ingiuste è un dovere civile". Dunque ognuno deve avere il coraggio di portare avanti le proprie idee perché anche le minoranze hanno diritto ad avere voce. Visto che il 27 gennaio è vicino, auguro a tutti una buona "Giornata Della Memoria"».