Movida sicura: ecco le richieste delle associazioni di categoria al Governo
Dal daspo ai metal detector, la ricetta di gestori e organizzatori per evitare la chiusura
giovedì 18 novembre 2021
18.03
CNA e Assoperatori locali da ballo hanno deciso di presentare delle richieste al Governo a seguito degli episodi di sangue verificatisi a Barletta, con l'uccisione del giovanissimo Claudio Lasala all'esterno di un locale del centro cittadino, a Bisceglie con il ferimento di un ragazzo nella discoteca DF e a Modugno con il ferimento di un buttafuori.
"Faremo delle richieste ben precise alle Istituzioni - ha affermato la vice segretaria della CNA BARI, Antonella Gernone – con la volontà che queste arrivino alle massime autorità governative e nello specifico al Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, per tutelare ragazze e ragazzi, gli utenti, le loro famiglie, ma anche i gestori dei locali".
Le richieste saranno illustrate dai dirigenti locali e regionali della Confederazione, da una rappresentanza dell'Assoperatori locali da ballo e dal gestore del DF di Bisceglie (BAT) Roberto Maggialetti.
«In questi importanti luoghi dell'intrattenimento e della cultura sono accaduti fatti spiacevoli, assolutamente non dipesi dalla gestione dell'evento in atto. Ciò porta inevitabilmente una riflessione sull'articolo 100 TULPS, per il quale il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini» si legge nella nota di comunicazione dell'incontro nel quale saranno illustrati alcuni dei punti della richiesta al Governo. .
"Dopo diciotto mesi di chiusura – ha spiegato Pasquale Dioguardi, presidente dell'Assoperatori locali da ballo del CNA - le situazioni verificatesi impongono inevitabilmente un supporto da parte delle autorità di pubblica sicurezza, a tutela dei fruitori dei servizi ma anche di noi gestori dei locali, poiché il pericolo non è determinato da noi. Per questo è necessario attribuire una responsabilità oggettiva a chi si rende pericoloso, come negli stadi".
Il daspo, i metal detector, la presenza delle forze dell'ordine fuori dai locali e altri elementi saranno proposti durante questa conferenza stampa, cercando di far approvare le stesse procedure di ordine pubblico che sono applicate in altri luoghi che prevedono l'affluenza di persone, così come proposto già in altre nazioni europee. In passato ci sono già state delle iniziative, da parte di singole attività e autorità, atte a introdurre queste modalità, ma non sono state attuate. Adesso la CNA con l'Assoperatori locali da ballo, attraverso un lavoro corale, punterà a farlo ponendo in prima linea la sicurezza collettiva, attraverso una sinergia tra operatori del settore e Istituzioni.
"Faremo delle richieste ben precise alle Istituzioni - ha affermato la vice segretaria della CNA BARI, Antonella Gernone – con la volontà che queste arrivino alle massime autorità governative e nello specifico al Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, per tutelare ragazze e ragazzi, gli utenti, le loro famiglie, ma anche i gestori dei locali".
Le richieste saranno illustrate dai dirigenti locali e regionali della Confederazione, da una rappresentanza dell'Assoperatori locali da ballo e dal gestore del DF di Bisceglie (BAT) Roberto Maggialetti.
«In questi importanti luoghi dell'intrattenimento e della cultura sono accaduti fatti spiacevoli, assolutamente non dipesi dalla gestione dell'evento in atto. Ciò porta inevitabilmente una riflessione sull'articolo 100 TULPS, per il quale il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini» si legge nella nota di comunicazione dell'incontro nel quale saranno illustrati alcuni dei punti della richiesta al Governo. .
"Dopo diciotto mesi di chiusura – ha spiegato Pasquale Dioguardi, presidente dell'Assoperatori locali da ballo del CNA - le situazioni verificatesi impongono inevitabilmente un supporto da parte delle autorità di pubblica sicurezza, a tutela dei fruitori dei servizi ma anche di noi gestori dei locali, poiché il pericolo non è determinato da noi. Per questo è necessario attribuire una responsabilità oggettiva a chi si rende pericoloso, come negli stadi".
Il daspo, i metal detector, la presenza delle forze dell'ordine fuori dai locali e altri elementi saranno proposti durante questa conferenza stampa, cercando di far approvare le stesse procedure di ordine pubblico che sono applicate in altri luoghi che prevedono l'affluenza di persone, così come proposto già in altre nazioni europee. In passato ci sono già state delle iniziative, da parte di singole attività e autorità, atte a introdurre queste modalità, ma non sono state attuate. Adesso la CNA con l'Assoperatori locali da ballo, attraverso un lavoro corale, punterà a farlo ponendo in prima linea la sicurezza collettiva, attraverso una sinergia tra operatori del settore e Istituzioni.