Percorsi di Open Innovation: accordo tra Regione Puglia e università
L'obiettivo è dar seguito alle richieste e ai progetti dei giovani
mercoledì 1 dicembre 2021
18.43
È stato approvato dalla Giunta Regionale lo schema di accordo con le Università pugliesi finalizzato a sperimentare percorsi di Open Innovation per la definizione di misure a favore dei giovani e delle giovani pugliesi.
L'obiettivo è quello di proseguire e approfondire l'analisi dei risultati del percorso di partecipazione "Puglia ti vorrei"- avviato lo scorso agosto in collaborazione con ARTI, per definire il nuovo Programma delle Politiche Giovanili - mettendo a disposizione tutti i dati in formato aperto.
"Se innovare significa cambiare mentalità e affrontare le nuove sfide che ci attendono – ha dichiarato l'assessore alle Politiche giovanili, Alessandro Delli Noci – creare un ecosistema capace di coinvolgere tutti gli stakeholder è la strada giusta da seguire. Per questa ragione, per dare una risposta concreta ai numerosi fabbisogni emersi durante il percorso di partecipazione e per trasformare le informazioni raccolte in misure strategiche adeguate, abbiamo voluto coinvolgere le nostre Università e i nostri studenti e attivare con loro sperimentazioni in grado di valorizzare le informazioni e i dati raccolti mediante approcci e metodologie innovative".
Il sistema universitario pugliese, con particolare riguardo alla terza missione universitaria, attraverso i propri contamination lab e laboratori di innovazione e creatività ha già attivato percorsi formativi innovativi improntati all'uso di open data per l'identificazione di soluzioni a problemi complessi. In quest'ottica, la Regione Puglia intende promuovere Accordi di Cooperazione con le Università pubbliche pugliesi funzionali a definire una sperimentazione per l'utilizzo degli open data in chiave di open innovation e contaminazione, selezionando in via prioritaria le tematiche che il processo di partecipazione ha segnalato come più critiche.
Tra queste: l'emigrazione dei talenti, l'orientamento e la transizione al lavoro, lo sviluppo di competenze in linea con le direttrici della strategia di sviluppo intelligente e sostenibile, l'identificazione di indici di misurazione di impatto delle politiche pubbliche sulla popolazione giovanile (Youth Impact Index), l'accompagnamento allo sviluppo della creatività emergente, il supporto all'imprenditorialità innovativa esistente in termini di accompagnamento nelle diverse fasi di sviluppo e finanziamento delle startup, la creazione di luoghi attrattivi, partecipati anche da imprese e finanza, percorsi di contaminazione tra le idee dei giovani e le esigenze di innovazione delle imprese.
"Il processo di Puglia ti vorrei – continua Delli Noci – ha generato la raccolta di circa 3000 questionari compilati da ragazzi e ragazze e 50 tappe di incontri sui territori a cui hanno partecipato oltre 1100 giovani. Un patrimonio di informazioni, dati e idee che devono essere valorizzate attraverso metodologie innovative coinvolgendo e rendendo protagonisti i giovani e le giovani di Puglia. Voglio ringraziare il sistema universitario pugliese – conclude Delli Noci – per aver colto il nostro invito con entusiasmo. È stato fondamentale il contributo dei delegati alla terza missione universitaria, con il loro ruolo di attivatori dei processi di interazione tra mondo accademico e società civile".
L'obiettivo è quello di proseguire e approfondire l'analisi dei risultati del percorso di partecipazione "Puglia ti vorrei"- avviato lo scorso agosto in collaborazione con ARTI, per definire il nuovo Programma delle Politiche Giovanili - mettendo a disposizione tutti i dati in formato aperto.
"Se innovare significa cambiare mentalità e affrontare le nuove sfide che ci attendono – ha dichiarato l'assessore alle Politiche giovanili, Alessandro Delli Noci – creare un ecosistema capace di coinvolgere tutti gli stakeholder è la strada giusta da seguire. Per questa ragione, per dare una risposta concreta ai numerosi fabbisogni emersi durante il percorso di partecipazione e per trasformare le informazioni raccolte in misure strategiche adeguate, abbiamo voluto coinvolgere le nostre Università e i nostri studenti e attivare con loro sperimentazioni in grado di valorizzare le informazioni e i dati raccolti mediante approcci e metodologie innovative".
Il sistema universitario pugliese, con particolare riguardo alla terza missione universitaria, attraverso i propri contamination lab e laboratori di innovazione e creatività ha già attivato percorsi formativi innovativi improntati all'uso di open data per l'identificazione di soluzioni a problemi complessi. In quest'ottica, la Regione Puglia intende promuovere Accordi di Cooperazione con le Università pubbliche pugliesi funzionali a definire una sperimentazione per l'utilizzo degli open data in chiave di open innovation e contaminazione, selezionando in via prioritaria le tematiche che il processo di partecipazione ha segnalato come più critiche.
Tra queste: l'emigrazione dei talenti, l'orientamento e la transizione al lavoro, lo sviluppo di competenze in linea con le direttrici della strategia di sviluppo intelligente e sostenibile, l'identificazione di indici di misurazione di impatto delle politiche pubbliche sulla popolazione giovanile (Youth Impact Index), l'accompagnamento allo sviluppo della creatività emergente, il supporto all'imprenditorialità innovativa esistente in termini di accompagnamento nelle diverse fasi di sviluppo e finanziamento delle startup, la creazione di luoghi attrattivi, partecipati anche da imprese e finanza, percorsi di contaminazione tra le idee dei giovani e le esigenze di innovazione delle imprese.
"Il processo di Puglia ti vorrei – continua Delli Noci – ha generato la raccolta di circa 3000 questionari compilati da ragazzi e ragazze e 50 tappe di incontri sui territori a cui hanno partecipato oltre 1100 giovani. Un patrimonio di informazioni, dati e idee che devono essere valorizzate attraverso metodologie innovative coinvolgendo e rendendo protagonisti i giovani e le giovani di Puglia. Voglio ringraziare il sistema universitario pugliese – conclude Delli Noci – per aver colto il nostro invito con entusiasmo. È stato fondamentale il contributo dei delegati alla terza missione universitaria, con il loro ruolo di attivatori dei processi di interazione tra mondo accademico e società civile".