Pericolo siccità in Puglia: produzione agricola in calo del 20%
I dati preoccupanti forniti da Coldiretti
giovedì 23 giugno 2022
"Con l'anticiclone Caronte che sta invadendo la Puglia con picchi fino a 43 gradi e la siccità che morde da mesi, bruciano frutta e verdura nei campi, in particolare nel Foggiano e in Salento, con una riduzione della produzione di oltre il 20% già a giugno".
Questo è l'allarme lanciato da Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con "meloni, angurie, fragole tardive, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive". "Stanno soffrendo il caldo - aggiunge Coldiretti - gli animali nelle stalle dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell'alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.
I costi sono schizzati alle stelle per l'irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio per tirare l'acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura".
"Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro - conclude l'associazione - il conto dei danni provocati nel 2022 all'agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili".
Questo è l'allarme lanciato da Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con "meloni, angurie, fragole tardive, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive". "Stanno soffrendo il caldo - aggiunge Coldiretti - gli animali nelle stalle dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell'alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.
I costi sono schizzati alle stelle per l'irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio per tirare l'acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura".
"Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro - conclude l'associazione - il conto dei danni provocati nel 2022 all'agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili".