Presentata a Nardò la guida storica "Puglia, in viaggio nella memoria"
Il percorso ripercorre le tappe più importanti dell'antifascismo pugliese
giovedì 4 novembre 2021
8.51
Anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha presto parte a Nardò, nel Chiostro dei Carmelitani, al corso del Seminario di studi organizzato da IPSAIC e Puliapromozione, in collaborazione con Associazione Pro Murales Ebraici di Santa Maria al Bagno, in occasione della presentazione della guida, "Puglia in viaggio nella memoria. Tra I luoghi dell'Antifascismo, della Resistenza e dell'Accoglienza". All'evento hanno partecipato gli studenti delle scuole superiori E. Vanoni e Galileo Galilei.
"L'identità della Regione Puglia è quella di luogo accogliente. Non è retorica, questa affermazione affonda le radici nella nostra storia. Oggi siamo a Nardò per presentare la Guida della Memoria, in uno dei luoghi simbolo, Medaglia d'oro al merito civile, dove moltissimi ebrei in Europa si concentrarono dopo essere scappati dai campi di concentramento. Questo non era un comune ricco. Era gente poverissima, ma ciononostante l'amministrazione comunale si organizzò per gestire la permanenza di queste persone, addirittura per due, tre, quattro anni, fino a che non fu possibile trovare le navi per portarli nel luogo dove volevano andare. E di questo la Puglia è enormemente orgogliosa".
"Ringrazio Pugliapromozione per avere creduto in questo progetto e il professor Leuzzi un uomo che fa della ricerca storiografica tutta la sua vita. Se l'antifascismo diventa solo una operazione di archivio o un'operazione per dividere i buoni dai cattivi non serve a nulla. Deve essere invece uno strumento che unisce l'umanità. Perché certi fatti non accadano mai più, come bene ha detto il direttore dell'Archivio di Stato, bisogna studiare e approfondire. Questa Guida serve a questo, perché attorno a queste storie si può costruire una vita intera contribuendo a migliorare l'umanità" ha concluso il presidente Emiliano.
"É un orgoglio grandissimo per i Neretini ricordare ciò che è successo in questa città tra il 1943 e il 1947 - ha detto il sindaco di Nardò Pippi Mellone - È una pagina importantissima della nostra storia riconosciuta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005 con la medaglia d'oro. Nardò è sempre stata città dell'accoglienza e continua ad esserlo.
Quella gloriosa storia tra il 43 e il 47, oggi trova nuovo fondamento, con nuove pagine di accoglienza in questa città. Ne abbiamo data dimostrazione grazie alla grandissima collaborazione del presidente della Regione Puglia con la realizzazione del campo di accoglienza per i lavoratori migranti.
Il passaggio di tanti ebrei qui nella nostra terra ha lasciato delle tracce indelebili, ancora oggi vengono a trovarci per ripercorrere quegli anni di transito verso il nascente stato di Israele. Questo per noi è motivo di particolare orgoglio e ovviamente la presenza del Museo della Memoria fa da catalizzatore di tutte queste belle storie che ha vissuto la nostra terra".
"Il coinvolgimento della comunità scolastica di Nardò - ha spiegato Vito Antonio Leuzzi, IPSAIC, Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea - ha dato la possibilità di presentare questo recupero della memoria e questa ricostruzione degli eventi che hanno caratterizzato la storia del secolo scorso, dalle vicende dell'antifascismo, dalle vicende drammatiche dell'eliminazione della libertà, alle leggi razziali, ai campi di concentramento. L'aspetto più importante per tutta la comunità di Nardò e per il basso Salento è quello che avviene tra il 1943 e il 1947 dove ebrei di diversa nazionalità, albanesi, jugoslavi, trovarono una larga accoglienza e potettero dare avvio ad una nuova vita, ad una ricostruzione. Ecco, l'impegno della scuola, del liceo dì Nardò, dell'istituto tecnico, l'impegno degli insegnanti e degli studenti è quello di poter recuperare una memoria che appartiene a tutti, una memoria che è in grado di riflettere e comprendere gli eventi più improntanti della storia che abbiamo alle spalle".
"Una bellissima iniziativa questa che abbiamo tenuto qui a Nardò in questo chiostro stupendo - ha detto Donato Pasculli, Direttore Archivio di Stato di Lecce - che ha messo al centro la comunità di Nardò, l'associazione che da sempre cura questo archivio bellissimo e che racconta eventi avvenuti più di settant'anni fa. Noi come Archivio di Stato conserviamo la documentazione di quei fatti. L'associazione conserva le foto, i documenti, le lettere del periodo in cui gli ebrei furono ospitati qui a Nardò e a Santa Maria al Bagno, in contatto con i ragazzi, che spesso queste vicende le conoscono perché gli sono state raccontate o perché hanno studiato sui libri, ma non sanno che la storia è avvenuta qui a pochi passi da loro, sotto casa. È stato bellissimo questo incontro tra i documenti, la storia, i fatti storici e i ragazzi. Speriamo di poterla portare avanti nel corso dei prossimi anni".
"L'identità della Regione Puglia è quella di luogo accogliente. Non è retorica, questa affermazione affonda le radici nella nostra storia. Oggi siamo a Nardò per presentare la Guida della Memoria, in uno dei luoghi simbolo, Medaglia d'oro al merito civile, dove moltissimi ebrei in Europa si concentrarono dopo essere scappati dai campi di concentramento. Questo non era un comune ricco. Era gente poverissima, ma ciononostante l'amministrazione comunale si organizzò per gestire la permanenza di queste persone, addirittura per due, tre, quattro anni, fino a che non fu possibile trovare le navi per portarli nel luogo dove volevano andare. E di questo la Puglia è enormemente orgogliosa".
"Ringrazio Pugliapromozione per avere creduto in questo progetto e il professor Leuzzi un uomo che fa della ricerca storiografica tutta la sua vita. Se l'antifascismo diventa solo una operazione di archivio o un'operazione per dividere i buoni dai cattivi non serve a nulla. Deve essere invece uno strumento che unisce l'umanità. Perché certi fatti non accadano mai più, come bene ha detto il direttore dell'Archivio di Stato, bisogna studiare e approfondire. Questa Guida serve a questo, perché attorno a queste storie si può costruire una vita intera contribuendo a migliorare l'umanità" ha concluso il presidente Emiliano.
"É un orgoglio grandissimo per i Neretini ricordare ciò che è successo in questa città tra il 1943 e il 1947 - ha detto il sindaco di Nardò Pippi Mellone - È una pagina importantissima della nostra storia riconosciuta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005 con la medaglia d'oro. Nardò è sempre stata città dell'accoglienza e continua ad esserlo.
Quella gloriosa storia tra il 43 e il 47, oggi trova nuovo fondamento, con nuove pagine di accoglienza in questa città. Ne abbiamo data dimostrazione grazie alla grandissima collaborazione del presidente della Regione Puglia con la realizzazione del campo di accoglienza per i lavoratori migranti.
Il passaggio di tanti ebrei qui nella nostra terra ha lasciato delle tracce indelebili, ancora oggi vengono a trovarci per ripercorrere quegli anni di transito verso il nascente stato di Israele. Questo per noi è motivo di particolare orgoglio e ovviamente la presenza del Museo della Memoria fa da catalizzatore di tutte queste belle storie che ha vissuto la nostra terra".
"Il coinvolgimento della comunità scolastica di Nardò - ha spiegato Vito Antonio Leuzzi, IPSAIC, Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea - ha dato la possibilità di presentare questo recupero della memoria e questa ricostruzione degli eventi che hanno caratterizzato la storia del secolo scorso, dalle vicende dell'antifascismo, dalle vicende drammatiche dell'eliminazione della libertà, alle leggi razziali, ai campi di concentramento. L'aspetto più importante per tutta la comunità di Nardò e per il basso Salento è quello che avviene tra il 1943 e il 1947 dove ebrei di diversa nazionalità, albanesi, jugoslavi, trovarono una larga accoglienza e potettero dare avvio ad una nuova vita, ad una ricostruzione. Ecco, l'impegno della scuola, del liceo dì Nardò, dell'istituto tecnico, l'impegno degli insegnanti e degli studenti è quello di poter recuperare una memoria che appartiene a tutti, una memoria che è in grado di riflettere e comprendere gli eventi più improntanti della storia che abbiamo alle spalle".
"Una bellissima iniziativa questa che abbiamo tenuto qui a Nardò in questo chiostro stupendo - ha detto Donato Pasculli, Direttore Archivio di Stato di Lecce - che ha messo al centro la comunità di Nardò, l'associazione che da sempre cura questo archivio bellissimo e che racconta eventi avvenuti più di settant'anni fa. Noi come Archivio di Stato conserviamo la documentazione di quei fatti. L'associazione conserva le foto, i documenti, le lettere del periodo in cui gli ebrei furono ospitati qui a Nardò e a Santa Maria al Bagno, in contatto con i ragazzi, che spesso queste vicende le conoscono perché gli sono state raccontate o perché hanno studiato sui libri, ma non sanno che la storia è avvenuta qui a pochi passi da loro, sotto casa. È stato bellissimo questo incontro tra i documenti, la storia, i fatti storici e i ragazzi. Speriamo di poterla portare avanti nel corso dei prossimi anni".