Preso rapinatore seriale a Manfredonia: è un bambino di 13 anni
In lacrime ha ammesso di aver effettuato diverse rapine
venerdì 10 settembre 2021
13.13
È un bambino di 13 anni il presunto rapinatore seriale che ha terrorizzato gli esercenti di Manfredonia, arraffando denaro dai registratori di cassa di cartolibrerie e negozi di generi vari.
Il ragazzino è stato intercettato dai carabinieri dopo aver messo a segno il suo ultimo colpo all'interno di un negozio di casalinghi. Il ragazzo, arma in pugno e a volto coperto, era riuscito a rubare il registratore di cassa dall'esercizio commerciale e a scappare.
I carabinieri lo hanno sorpreso in compagnia di un altro ragazzo poco distante e con ancora l'arma tra le mani. Non è stato semplice bloccarlo.
Il giovane, al momento del controllo, risultava sprovvisto di documenti e solo dopo alcuni accertamenti è stato possibile scoprire la sua identità.
È stato inoltre accertato che quell'arma, intravista anche dai filmati delle telecamere di sorveglianza in occasione di altre rapine commesse nei giorni precedenti, non era altro che una scacciacani priva peraltro del tappo rosso.
A questo punto i Carabinieri hanno contattato i genitori affidandogli il giovane ragazzo, ma proprio in questo momento è emerso un nuovo colpo di scena: il ragazzo, non ancora imputabile, ha ammesso in lacrime di aver commesso, oltre a quella in questione, diverse rapine in Manfredonia nell'ultimo periodo ed in particolare quelle perpetrate ai danni di due cartolibrerie.
Il ragazzino è stato intercettato dai carabinieri dopo aver messo a segno il suo ultimo colpo all'interno di un negozio di casalinghi. Il ragazzo, arma in pugno e a volto coperto, era riuscito a rubare il registratore di cassa dall'esercizio commerciale e a scappare.
I carabinieri lo hanno sorpreso in compagnia di un altro ragazzo poco distante e con ancora l'arma tra le mani. Non è stato semplice bloccarlo.
Il giovane, al momento del controllo, risultava sprovvisto di documenti e solo dopo alcuni accertamenti è stato possibile scoprire la sua identità.
È stato inoltre accertato che quell'arma, intravista anche dai filmati delle telecamere di sorveglianza in occasione di altre rapine commesse nei giorni precedenti, non era altro che una scacciacani priva peraltro del tappo rosso.
A questo punto i Carabinieri hanno contattato i genitori affidandogli il giovane ragazzo, ma proprio in questo momento è emerso un nuovo colpo di scena: il ragazzo, non ancora imputabile, ha ammesso in lacrime di aver commesso, oltre a quella in questione, diverse rapine in Manfredonia nell'ultimo periodo ed in particolare quelle perpetrate ai danni di due cartolibrerie.