Prodotti contraffatti e pericolosi: maxi-sequestro in provincia di Taranto
Azione della Guardia di Finanza in 36 esercizi commerciali
sabato 22 giugno 2024
10.45
La Guardia di Finanza del comando provinciale di Taranto hanno sequestrato oltre 440mila prodotti ritenuti pericolosi per i consumatori in 36 esercizi commerciali di Pulsano, Manduria, Sava, San Marzano di S. Giuseppe, Maruggio, Avetrana, Lizzano, Fragagnano, Grottaglie, Palagianello, Laterza e Ginosa.
Tra i prodotti sequestrati casalinghi, bigiotteria, ferramenta, cancelleria, accessori per abbigliamento, profumi e cosmetici, privi delle informazioni previste dal codice del consumo e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 36 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa. Le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.
Tra i prodotti sequestrati casalinghi, bigiotteria, ferramenta, cancelleria, accessori per abbigliamento, profumi e cosmetici, privi delle informazioni previste dal codice del consumo e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 36 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa. Le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.