Prodotti pericolosi per i consumatori: sequestri in provincia di Taranto
Ritirati dalla vendita 243mila pezzi dalla Guardia di Finanza
giovedì 31 ottobre 2024
11.21
Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Taranto e le Compagnie di Martina Franca e Manduria hanno sequestrato oltre 243mila prodotti ritenuti pericolosi per i consumatori in 11 attività commerciali nel capoluogo, a Manduria, Sava, San Marzano di San Giuseppe, Martina Franca e Grottaglie.
Tra i prodotti sequestrati led luminosi, prodotti cosmetici e imballaggi, privi delle informazioni previste dal codice del consumo e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 11 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
Le indagini dei finanzieri ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.
Tra i prodotti sequestrati led luminosi, prodotti cosmetici e imballaggi, privi delle informazioni previste dal codice del consumo e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. All'esito degli approfondimenti investigativi, i titolari delle 11 rivendite interessate dai controlli sono stati segnalati all'autorità amministrativa.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all'identità del produttore, all'eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al consumatore nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
Le indagini dei finanzieri ora sono finalizzate alla disarticolazione della catena logistica, organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti dalle condotte illecite.