Proroga sfratti, il SUNIA scrive ai Prefetti di Bari e Bat
La richiesta è di graduazione delle esecuzioni
lunedì 21 febbraio 2022
13.38
Il SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) torna a far sentire la sua voce sul tema degli sfratti e chiede l'aiuto dei Prefetti di Bari e Barletta-Andria-Trani.
Dal 1° gennaio, infatti, ricordano dal sindacato, sono ripresi «gli sfratti esecutivi degli immobili ad uso abitativo che non beneficeranno di ulteriori proroghe. La Corte Costituzionale - si legge in una nota - ha sancito che la proroga del blocco degli sfratti per morosità - disposta dal legislatore in presenza di una situazione eccezionale come la pandemia da COVID-19 - è una misura dal carattere intrinsecamente temporaneo in quanto è destinata ad esaurirsi entro il 31 dicembre 2021, «senza possibilità di ulteriore proroga, avendo la compressione del diritto di proprietà raggiunto il limite massimo di tollerabilità, pur considerando la sua funzione sociale (articolo 42, secondo comma della Costituzione)».
«Ad oggi - spiegano ancora dal SUNIA - il Governo non ha disposto una nuova proroga degli sfratti malgrado il prolungarsi dell'emergenza sanitaria e di conseguenza quella economica e sociale. In data 22 luglio 2021 la Ministra dell'Interno Lamorgese ha recepito molte delle richieste dei sindacati degli inquilini in materia di graduazione e governo delle esecuzioni degli sfratti e sulle criticità sui tempi di concreto utilizzo dei finanziamenti e sulle procedure».
L'organo correttamente individuato per «coordinare un processo di coinvolgimento di istituzioni centrali e territoriali e delle forze sindacali rappresentative degli inquilini e della proprietà» è certamente la Prefettura. Si tratta infatti di un organo che potrebbe mediare e facilitare un approdo «a protocolli condivisi per la graduazione delle esecuzioni con particolare attenzione ad un esame approfondito delle situazioni di grave disagio che si stanno registrando».
E dunque dal SUNIA chiedono ai Prefetti del capoluogo regionale e della Bat di «promuovere un incontro tra le parti sociali, la Regione Puglia, l'ANCI e il Tribunale al fine di verificare la possibilità di un protocollo per la graduazione degli sfratti così come avvenuto con la Prefettura di Bologna».
Dal 1° gennaio, infatti, ricordano dal sindacato, sono ripresi «gli sfratti esecutivi degli immobili ad uso abitativo che non beneficeranno di ulteriori proroghe. La Corte Costituzionale - si legge in una nota - ha sancito che la proroga del blocco degli sfratti per morosità - disposta dal legislatore in presenza di una situazione eccezionale come la pandemia da COVID-19 - è una misura dal carattere intrinsecamente temporaneo in quanto è destinata ad esaurirsi entro il 31 dicembre 2021, «senza possibilità di ulteriore proroga, avendo la compressione del diritto di proprietà raggiunto il limite massimo di tollerabilità, pur considerando la sua funzione sociale (articolo 42, secondo comma della Costituzione)».
«Ad oggi - spiegano ancora dal SUNIA - il Governo non ha disposto una nuova proroga degli sfratti malgrado il prolungarsi dell'emergenza sanitaria e di conseguenza quella economica e sociale. In data 22 luglio 2021 la Ministra dell'Interno Lamorgese ha recepito molte delle richieste dei sindacati degli inquilini in materia di graduazione e governo delle esecuzioni degli sfratti e sulle criticità sui tempi di concreto utilizzo dei finanziamenti e sulle procedure».
L'organo correttamente individuato per «coordinare un processo di coinvolgimento di istituzioni centrali e territoriali e delle forze sindacali rappresentative degli inquilini e della proprietà» è certamente la Prefettura. Si tratta infatti di un organo che potrebbe mediare e facilitare un approdo «a protocolli condivisi per la graduazione delle esecuzioni con particolare attenzione ad un esame approfondito delle situazioni di grave disagio che si stanno registrando».
E dunque dal SUNIA chiedono ai Prefetti del capoluogo regionale e della Bat di «promuovere un incontro tra le parti sociali, la Regione Puglia, l'ANCI e il Tribunale al fine di verificare la possibilità di un protocollo per la graduazione degli sfratti così come avvenuto con la Prefettura di Bologna».