Prova a corrompere infermiere col denaro, denunciato novax a Fasano
Lo ha riferito il consigliere regionale Fabiano Amati
sabato 8 gennaio 2022
11.51
Era disposto a pagare una cifra in denaro pur di ottenere il certificato di avvenuta vaccinazione senza però sottoporsi alla iniezione. L'operatore sanitario però non si è fatto corrompere e ha denunciato l'accaduto ai carabinieri. È accaduto a Fasano al centro vaccinale di Conforama.
La notizia è stata diffusa dal consigliere regionale Fabiano Amati.
"Il sentimento no-vax ha raggiunto un tale livello di follia che si tenta addirittura di pagare per garantirsi la malattia", ha commentato il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione.
"Questa notizia è da considerarsi esemplare sia per il rigore del personale sanitario che per far desistere chiunque avesse in animo di produrre simili iniziative. La vaccinazione è un trattamento sanitario a valore collettivo, cioè un dovere di tutti i cittadini, per cui nessuno può pensare di poter danneggiare gli altri sulla base di una decisione infondata e frequentare tranquillamente tutti i luoghi entrando in contatto con chi ha fatto il proprio dovere".
I fatti ricostruiti da Amati.
Qualche giorno fa un giovane pugliese si è presentato al centro vaccinale di Fasano-Conforama per ottenere una certificazione di esenzione, presentando documentazione rilasciata da un'altra regione italiana. Gli operatori del centro vaccinale facevano presente sia l'incompetenza a rilasciare le certificazioni d'esenzione sia le proprie perplessità sulla validità della documentazione presentata.
Lo stesso giovane si ripresentava il giorno successivo nello stesso centro e dopo aver effettuato tutto il percorso amministrativo per accedere alla vaccinazione, proponeva all'infermiere il pagamento di una somma di denaro in cambio dell'attestazione di avvenuta vaccinazione senza la somministrazione.
Al netto rifiuto dell'operatore sanitario conseguiva l'allontanamento del giovane dal Centro vaccinale.
La notizia è stata diffusa dal consigliere regionale Fabiano Amati.
"Il sentimento no-vax ha raggiunto un tale livello di follia che si tenta addirittura di pagare per garantirsi la malattia", ha commentato il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione.
"Questa notizia è da considerarsi esemplare sia per il rigore del personale sanitario che per far desistere chiunque avesse in animo di produrre simili iniziative. La vaccinazione è un trattamento sanitario a valore collettivo, cioè un dovere di tutti i cittadini, per cui nessuno può pensare di poter danneggiare gli altri sulla base di una decisione infondata e frequentare tranquillamente tutti i luoghi entrando in contatto con chi ha fatto il proprio dovere".
I fatti ricostruiti da Amati.
Qualche giorno fa un giovane pugliese si è presentato al centro vaccinale di Fasano-Conforama per ottenere una certificazione di esenzione, presentando documentazione rilasciata da un'altra regione italiana. Gli operatori del centro vaccinale facevano presente sia l'incompetenza a rilasciare le certificazioni d'esenzione sia le proprie perplessità sulla validità della documentazione presentata.
Lo stesso giovane si ripresentava il giorno successivo nello stesso centro e dopo aver effettuato tutto il percorso amministrativo per accedere alla vaccinazione, proponeva all'infermiere il pagamento di una somma di denaro in cambio dell'attestazione di avvenuta vaccinazione senza la somministrazione.
Al netto rifiuto dell'operatore sanitario conseguiva l'allontanamento del giovane dal Centro vaccinale.