Puglia in controtendenza: in crescita il numero di imprese femminili
L'analisi di Raffaella Altamura di Confesercenti Bari
martedì 7 marzo 2023
19.03
Nel 2022 è stato registrato un aumento di 319 attività imprenditoriali femminili rispetto al 2021 (dati Unioncamere Puglia). Raffaella Altamura, sottolinea l'importanza delle donne nel tessuto economico regionale. La Puglia in controtendenza rispetto al trend nazionale.
Nel giorno della festa della donna, luci accese sui dati relativi all'imprenditoria femminile, che parlano chiaro: mentre in Italia il saldo è di 6.000 imprese in meno rispetto al 2021, in Puglia il segno è dalla parte del "+", con un aumento di 319 imprese femminili rispetto all'anno precedente. «Nonostante le enormi difficoltà derivanti da pandemia (i cui effetti, purtroppo, sono ancora decisamente visibili), la crisi energetica, la guerra con le sue conseguenze, i rincari, l'inflazione, le donne pugliesi hanno dimostrato la volontà di fare impresa», è il commento di Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari e coordinatrice regionale "Impresa donna" Confesercenti. «Questi dati- prosegue Raffaella Altamura- dimostrano come l'imprenditoria femminile sia un tassello fondamentale all'interno del tessuto economico regionale. Numeri da tenere in grande considerazione- prosegue- ma anche da consolidare con strumenti idonei.
Nonostante le difficoltà, le imprese al femminile si strutturano, crescono e, nel contempo, se ne creano di nuove». Da sottolineare come siano in grande crescita i numeri relativi ai servizi alle persone: «I dati dimostrano come siano in aumento agenzie immobiliari e assicurative, mettendo a disposizione le proprie competenze nei settori in cui si sono specializzate, a discapito di quelle che, storicamente, era il naturale sbocco dell'imprenditoria femminile, cioè abbigliamento e calzature», spiega Raffaella Altamura. «Una riflessione su questo aspetto va fatta- prosegue- perché viene conclamato il calo generale del settore abbigliamento e calzature, che sta vivendo un momento congiunturale negativo».
Altro dato da rimarcare è quello relativo all'aumento di imprese femminile nell'ambito della comunicazione: «Significa essere al passo con i tempi e sapersi adeguare alle richieste del mercato», sottolinea la Presidente di Confesercenti Bari e coordinatrice regionale di "Impresa donna". Infine, nel giorno della festa della donna, l'invito a non parlarne soltanto in occasione dell'8 marzo: «Il focus sulle donne, e, in questo caso sull'imprenditoria femminile, deve essere acceso 365 giorni all'anno. Ci sono tante donne con idee innovative e voglia di affermarsi, ma spesso mancano gli strumenti per gli start up d'impresa. Questo processo va sostenuto e incoraggiato attraverso fondi nazionali e regionali: la caratteristica delle donne è quella essere protagoniste e saper cogliere in toto i cambiamenti del mercato», conclude Raffaella Altamura.
Nel giorno della festa della donna, luci accese sui dati relativi all'imprenditoria femminile, che parlano chiaro: mentre in Italia il saldo è di 6.000 imprese in meno rispetto al 2021, in Puglia il segno è dalla parte del "+", con un aumento di 319 imprese femminili rispetto all'anno precedente. «Nonostante le enormi difficoltà derivanti da pandemia (i cui effetti, purtroppo, sono ancora decisamente visibili), la crisi energetica, la guerra con le sue conseguenze, i rincari, l'inflazione, le donne pugliesi hanno dimostrato la volontà di fare impresa», è il commento di Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari e coordinatrice regionale "Impresa donna" Confesercenti. «Questi dati- prosegue Raffaella Altamura- dimostrano come l'imprenditoria femminile sia un tassello fondamentale all'interno del tessuto economico regionale. Numeri da tenere in grande considerazione- prosegue- ma anche da consolidare con strumenti idonei.
Nonostante le difficoltà, le imprese al femminile si strutturano, crescono e, nel contempo, se ne creano di nuove». Da sottolineare come siano in grande crescita i numeri relativi ai servizi alle persone: «I dati dimostrano come siano in aumento agenzie immobiliari e assicurative, mettendo a disposizione le proprie competenze nei settori in cui si sono specializzate, a discapito di quelle che, storicamente, era il naturale sbocco dell'imprenditoria femminile, cioè abbigliamento e calzature», spiega Raffaella Altamura. «Una riflessione su questo aspetto va fatta- prosegue- perché viene conclamato il calo generale del settore abbigliamento e calzature, che sta vivendo un momento congiunturale negativo».
Altro dato da rimarcare è quello relativo all'aumento di imprese femminile nell'ambito della comunicazione: «Significa essere al passo con i tempi e sapersi adeguare alle richieste del mercato», sottolinea la Presidente di Confesercenti Bari e coordinatrice regionale di "Impresa donna". Infine, nel giorno della festa della donna, l'invito a non parlarne soltanto in occasione dell'8 marzo: «Il focus sulle donne, e, in questo caso sull'imprenditoria femminile, deve essere acceso 365 giorni all'anno. Ci sono tante donne con idee innovative e voglia di affermarsi, ma spesso mancano gli strumenti per gli start up d'impresa. Questo processo va sostenuto e incoraggiato attraverso fondi nazionali e regionali: la caratteristica delle donne è quella essere protagoniste e saper cogliere in toto i cambiamenti del mercato», conclude Raffaella Altamura.