Puglia, la protesta dell'Osapp: "Carceri sovraffollate e aggressioni, agenti rischiano la vita"
I sindacati hanno consegnato simbolicamente le chiavi delle case circondariali pugliesi al Prefetto di Bari
mercoledì 22 settembre 2021
13.32
Gli esponenti del sindacato Osapp Puglia hanno organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Bari per consegnare simbolicamente le chiavi delle carceri pugliesi. Una protesta per denunciare le scarse condizioni di sicurezza all'interno degli istituti penitenziari della regione.
"Il carcere di Taranto è il più sovraffollato d'Italia – spiega Ruggiero D'Amato, segretario regionale Osapp -, con 650 detenuti rispetto alla capienza di 350. In tutta la Puglia ci sono 3800 detenuti, quasi mille in più rispetto alla capienza originaria".
"Non si può aspettare – prosegue D'Amato - chiediamo al Provveditore della Puglia, il dottor Martone, di fare qualcosa. Ha il dovere morale e civile di cambiare le cose. Ci sono state aggressioni nelle carceri di Trani e Foggia, a Brindisi hanno picchiato un collega dopo aver sfondato un muro e fatto irruzione nella camera detentiva. Il sistema va avanti grazie a degli uomini e delle donne che ogni giorno rischiano la vita. Basta parole, chiediamo iniziative concrete per dare sostegno alla polizia penitenziaria con un aumento adeguato degli organici".
I sindacati hanno spiegato di essere pronti a manifestare "con uno sciopero e il blocco dei servizi".
"Il carcere di Taranto è il più sovraffollato d'Italia – spiega Ruggiero D'Amato, segretario regionale Osapp -, con 650 detenuti rispetto alla capienza di 350. In tutta la Puglia ci sono 3800 detenuti, quasi mille in più rispetto alla capienza originaria".
"Non si può aspettare – prosegue D'Amato - chiediamo al Provveditore della Puglia, il dottor Martone, di fare qualcosa. Ha il dovere morale e civile di cambiare le cose. Ci sono state aggressioni nelle carceri di Trani e Foggia, a Brindisi hanno picchiato un collega dopo aver sfondato un muro e fatto irruzione nella camera detentiva. Il sistema va avanti grazie a degli uomini e delle donne che ogni giorno rischiano la vita. Basta parole, chiediamo iniziative concrete per dare sostegno alla polizia penitenziaria con un aumento adeguato degli organici".
I sindacati hanno spiegato di essere pronti a manifestare "con uno sciopero e il blocco dei servizi".