Pusher nelle piazze di Brindisi a bordo di bici elettriche: 12 arresti
Ordinanza emessa dal Gip di Lecce su richiesta della Procura
giovedì 14 luglio 2022
15.49
Nelle ultime ore 12 persone sono state arrestate in provincia di Brindisi (di cui 6 in carcere e 6 ai domiciliari) in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica-Dda: avrebbero fornito droga per la movida cittadina e controllato in prima persona lo spaccio di alcune delle piazze principali di Brindisi, con i pusher che per gli spostamenti utilizzavano anche bici elettriche.
L'attività investigativa e gli arresti riguardano un presunto sodalizio criminale che - secondo quanto accertato dalla Polizia - sarebbe riferibile al clan Romano-Coffa di Brindisi, operante nell'intero territorio della provincia. Le piazze di spaccio maggiormente attive e controllate sarebbero il quartiere Sant'Elia, possibile base operativa del sodalizio, il rione Paradiso, oltre ai luoghi della movida. Legata a queste attività illecite ci sarebbe anche - ritengono gli inquirenti - la morte nel novembre del 2019 di un tossicodipendente, che dopo essersi allontanato dalla comunità, perse la vita nell'abitazione di una donna che inizialmente lo aveva ospitato e agevolato nell'acquisto della droga.
Spaccio di sostanze stupefacenti, ma non solo. Le indagini della Squadra mobile avrebbero accertato le vessazioni di alcuni componenti del gruppo nei confronti di diversi commercianti di Brindisi, tramite l'omesso pagamento per l'acquisto di beni, ma anche con richieste estorsive di poche decine di euro. Oltre gli arresti è stato eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo di un immobile, in località Giancola a Brindisi, nella disponibilità del clan Romano-Coffa.
L'attività investigativa e gli arresti riguardano un presunto sodalizio criminale che - secondo quanto accertato dalla Polizia - sarebbe riferibile al clan Romano-Coffa di Brindisi, operante nell'intero territorio della provincia. Le piazze di spaccio maggiormente attive e controllate sarebbero il quartiere Sant'Elia, possibile base operativa del sodalizio, il rione Paradiso, oltre ai luoghi della movida. Legata a queste attività illecite ci sarebbe anche - ritengono gli inquirenti - la morte nel novembre del 2019 di un tossicodipendente, che dopo essersi allontanato dalla comunità, perse la vita nell'abitazione di una donna che inizialmente lo aveva ospitato e agevolato nell'acquisto della droga.
Spaccio di sostanze stupefacenti, ma non solo. Le indagini della Squadra mobile avrebbero accertato le vessazioni di alcuni componenti del gruppo nei confronti di diversi commercianti di Brindisi, tramite l'omesso pagamento per l'acquisto di beni, ma anche con richieste estorsive di poche decine di euro. Oltre gli arresti è stato eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo di un immobile, in località Giancola a Brindisi, nella disponibilità del clan Romano-Coffa.