Quarantena, le regole per chi entra in contatto con un positivo

Le novità dell'ultima circolare del Ministero della Salute

lunedì 3 gennaio 2022 07.00
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Con l'arrivo della terza dose e il diffondersi della variante Omicron oltre ai contagi è cresciuta anche la confusione sulle regole da osservare in caso di contatto stretto con una persona risultata positiva.

A chiarire ogni dubbio è l'ultima circolare dal Ministero della Salute che prevede periodi di quarantena diversi per vaccinati e non vaccinati e, come riportato nel testo in allegato, differenzia i contatti stretti (ad alto rischio) da quelli a basso rischio.

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Dieci giorni di isolamento per le persone non vaccinate
Il periodo di quarantena previsto per le persone non vaccinate che siano entrate in stretto contatto con una persona risultata positiva al Covid-19 resta di 10 giorni. Al termine dell'isolamento è necessario, in ogni caso, risultare negativi ad un tampone molecolare o antigenico. In caso contrario, la quarantena viene prolungata fino alla negatività del test.

Le stesse regole si applicano anche per chi non ha completato il ciclo vaccinale (quindi per chi ha fatto una dose su due) oppure per chi ha fatto entrambe le dosi, ma dall'ultima somministrazione siano passati meno di 14 giorni. In questi casi, infatti, la quarantena prevista è di 10 giorni e si interrompe solo dopo un test negativo.

Quarantena breve per i vaccinati
Il periodo di quarantena scende a soli 5 giorni per chi ha fatto le due dosi di vaccino da più di 4 mesi e, dopo aver avuto un contratto stretto con una persona positiva, risulta asintomatico.

Quando non è obbligatorio l'isolamento

Nessun periodo di isolamento, invece, è previsto per chi ha già ricevuto la terza dose di vaccino e non avverte sintomi dopo aver avuto un contatto con un positivo. La quarantena non è prevista neanche per chi abbia ricevuto due dosi di vaccino da meno di 4 mesi o, sempre nei 120 giorni precedenti, sia guarito dal Covid.

In questi casi, pur non essendo previsto un periodo di quarantena, il soggetto deve sottoporsi ad un'auto-sorveglianza di cinque giorni. Questo significa che se in questo lasso di tempo dovessero sorgere sintomi, sarà necessario sottoporsi a tampone per scongiurare ogni dubbio.