Quarta dose di vaccino anti-Covid, dall'1 marzo via alla somministrazione per i fragili

I soggetti in condizione di estrema vulnerabilità potranno accedere alla vaccinazione se saranno passati 120 giorni dall'ultima

sabato 26 febbraio 2022 15.24
Partirà il 1 marzo la somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid per i soggetti fragili.

A ricevere il richiamo, a distanza di almeno 120 giorni dall'ultima dose, potranno essere le persone che presentano condizioni di estrema vulnerabilità per marcata compromissione della risposta immunitaria.

La circolare firmata dal direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, fornisce le indicazioni operative predisposte d'intesa con la cabina di regia regionale per la prosecuzione della campagna straordinaria di vaccinazione anti Covid. Per assicurare il massimo livello di adesione al booster da parte dei soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, tutte le articolazioni e professionisti coinvolti devono procedere alla chiamata attiva dei pazienti da vaccinare.

I centri specialistici e i nodi delle rete di patologia e della rete malattie rare della Puglia assicurano la chiamata attiva dei pazienti seguiti e la somministrazione, ove possibile, della dose "booster". In alternativa devono indicare al soggetto di rivolgersi presso uno degli hub vaccinali dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente. Spetta ai medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, invece, la somministrazione in favore degli assistiti in assistenza domiciliare o che non sono deambulanti.

Gli istituti di ricovero pubblici e privati accreditati e le strutture residenziali, semi-residenziali sanitarie e socio-sanitarie del servizio sanitario regionale garantiscono la somministrazione della dose booster per i ricoverati e gli ospiti delle strutture. Le Asl, infine, devono predisporre accessi alla somministrazione del booster senza prenotazione per tutti gli altri soggetti immunocompromessi.

Martedì 1° marzo si comincerà dai pazienti estremamente vulnerabili, con una condizione di immunodepressione legata alla patologia di base o a trattamenti farmacologici, seguiti dai centri specialistici.